MIGLIONICO.
Non ci sono né sceicchi e né petrolieri in seno al
Miglionico calcio. Ma il sodalizio sportivo, che il
prossimo anno disputerà il campionato di Promozione,
gode di una buona salute sotto il profilo economico:
è amministrato bene e può fare affidamento su di una
sana gestione finanziaria. In tempi di “spending
review” come si gestisce il bilancio di un club che,
annualmente, richiede risorse economiche che si
aggirano intorno ai quaranta mila euro? Della
questione, ne parliamo col vice presidente Dino
Battilomo, amministratore delegato della società
sportiva. “In un paese che conta meno di tremila
abitanti – osserva Battilomo – non è facile reperire
delle risorse economiche. Oltretutto, in un periodo
di recessione e di “fair play finanziario”, sono
veramente pochi gli investitori che ti regalano
qualcosa. Non ci mancano le idee, però, né le
iniziative. Ogni tanto, organizziamo una sorta di
lotteria a premi di beneficenza, il cui ricavato,
almeno in parte, viene utilizzato per pagare la
quota di iscrizione che, complessivamente, ammonta a
sei mila euro: la prima rata di tremilaseicento euro
è stata già versata nei giorni scorsi”. Altre
iniziative? Un finanziamento aggiuntivo, sebbene di
modesta entità, potrebbe venire dal ricavato delle
tessere annuali di abbonamento da distribuire ai
tifosi e agli sportivi miglionichesi, con quote
volontarie intorno a trenta euro per ciascuna
tessera. Poi, si fa affidamento sul contributo
annuale che viene elargito dall’Amministrazione
comunale. Tra gli sponsor, un aiuto può venire dalla
cooperativa “Coserplast” che, anche negli anni
passati, in verità, non si è mai tirata indietro.
Per il resto, bisognerà agire ulteriormente sul
contenimento delle spese, riscoprendo la dimensione
puramente dilettantistica della pratica sportiva,
giocando a calcio solo per puro divertimento. Come,
in modo virtuoso, si usava fare una volta, tanti
anni addietro. Giacomo Amati |