MIGLIONICO.
Creare una nuova ricchezza per migliorare la
condizione economica del
Comune. E’ questo l’obiettivo prioritario che la
locale Amministrazione comunale di centrosinistra,
guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), vuole
perseguire nel corso del nuovo anno. Quali strade
percorrere? Per arginare le difficoltà economiche
causate dal mancato introito della somma di
novantamila euro (tagli dei trasferimenti statali
alle casse comunali), la giunta esecutiva ha deciso
di puntare sulla vendita di una parte del patrimonio
comunale. In particolare, sono stati messi all’asta
pubblica due “gioielli di famiglia”, ovvero due
fabbricati di proprietà comunale. In particolare, si
tratta di due ex forni: due locali ubicati nel
centro storico: uno è in via Ettore Fieramosca, con
una superficie lorda complessiva di 81 metri quadri;
l’altro si trova nel rione Torchiano, in via Roma,
con una superficie lorda complessiva di 114 mq.
strutturato su due piani (70 metri quadri per il
piano terra e 44 per il primo piano). Per il lotto
situato in via E. Fieramosca è stato fissato un
prezzo di vendita di base di quarantaduemila euro;
invece, per il locale di via Roma, il prezzo di
vendita a base d’asta è di sessantamila euro. Per un
totale di 102 mila euro: un bel “tesoretto” che
farebbe comodo alla casse comunali: la somma
potrebbe essere investita dal Comune per attuare
progetti di pubblica utilità. Il bando pubblico,
firmato dal responsabile dell’area contabile, rag.
Giovanni Centonze, stabilisce che all’asta “può
partecipare qualsiasi cittadino. Per concorrere alla
gara, gli interessati, a pena di esclusione dalla
stessa, dovranno presentare a mano all’ufficio
protocollo del Comune o far pervenire per posta
raccomandata un plico chiuso contenente l’offerta
economica. Il plico dovrà essere firmato
dall’offerente su almeno uno dei lembi di chiusura
della busta, su cui dovrà essere apposta la
dicitura: “Offerta acquisto lotto numero 1 o 2-
Fabbricati comunali”. La richiesta dovrà pervenire
improrogabilmente entro le ore 13 del giorno 30
gennaio 2012”. I lotti saranno aggiudicati
all’offerente che abbia presentato l’offerta valida
di importo più elevato. Per la precisione, nel bando
si legge che “l’offerta dovrà necessariamente essere
almeno di pari importo o in aumento, per frazioni
pari al 5%, del prezzo a base d’asta. Non è
consentita la presentazione di più offerte riferite
al medesimo lotto da parte di uno stesso soggetto”.
Infine, viene precisato che “l’asta sarà aggiudicata
anche in presenza di un’unica offerta valida”.
Giacomo Amati |