MIGLIONICO.
Buio per il Miglionico che, di fronte al pubblico
amico, è uscito a testa china nella sfida derby col
Grottole. La squadra di mister Pino Angelino ha
subito una netta sconfitta (1-3), a conclusione di
una partita palpitante sotto il profilo agonistico,
ma poco spettacolare per quanto concerne il gioco.
Per tutto il primo tempo i miglionichesi, che in
settimana avevano perso il giovane portiere materano
Pierluigi D’Adamo, cresciuto nel Varisius Matera,
(s’è svincolato per approdare a nuovi lidi
calcistici), hanno subito un’autentica lezione di
gioco dai cugini grottolesi: per alcuni tratti della
gara sono stati come in balia dei loro avversari e
sono andati all’intervallo con uno svantaggio di due
gol. Per il Miglionico un’unica recriminazione:
prima di incassare il doppio svantaggio si era visto
annullare un bel gol di testa siglato da Roberto
Angelino, per un presunto fallo di gioco che sarebbe
stato commesso dal bomber Giuseppe Tragni ai danni
del difensore Rocco Menzella. Nella circostanza,
dalla tribuna, la decisione dell’arbitro è sembrata
al quanto discutibile. Nella ripresa, il Miglionico
ha cercato di pareggiare le sorti del match, ma è
riuscito solo ad accorciare le distanze con un gol
firmato dal cannoniere Tragni su calcio di rigore.
In realtà, s’è trattato solo di un fuoco di paglia.
La squadra del presidente Mimmo Grande ha suscitato
la sensazione di non reggere il confronto sotto il
profilo atletico, di fronte a un avversario che, al
contrario, sembrava avere una marcia in più sul
piano della corsa. In definitiva, i miglionichesi
hanno avuto il demerito di creare poco gioco e non
sono riusciti a rendersi pericolosi con continuità,
evidenziando lacune anche sotto l’aspetto tattico.
Giacomo Amati |