MIGLIONICO.
Cassette della posta vuote per due giorni a
settimana, quasi sempre al venerdì e al sabato. E’
quasi una consuetudine: in tali giorni il postino
non bussa più alle case dei miglionichesi. Nella
comunità, ormai, il servizio di corrispondenza
postale funziona solo per quattro giorni a
settimana: dal lunedì al giovedì. Si configura una
situazione di autentica emergenza per la consegna
della corrispondenza: non si può far finta di
niente. Il disservizio, purtroppo, non ha un
carattere episodico: si trascina da alcuni mesi. Uno
scenario desolante. Roba da Terzo Mondo. Si può
ritenere funzionale ed efficace un servizio pubblico
del genere? Risponde, forse, ai parametri di
efficacia e qualità? Ma, qual è la ragione che
genera tanto disagio ai cittadini miglionichesi? Due
sono i motivi salienti che lo determinano. Primo:
nella giornata del sabato, la posta non viene
distribuita per una questione meramente
organizzativa: la direzione provinciale delle Poste
privilegia l’articolazione dell’attività lavorativa
del portalettere distribuita su cinque giorni alla
settimana, anziché sui sei come accadeva fino
all’anno scorso. Secondo: quando il postino in
servizio nel locale ufficio postale è costretto ad
assentarsi per un giorno (accade quasi sempre al
venerdì) per malattia o altro valido motivo, il
servizio di distribuzione della corrispondenza non
viene svolto da alcun sostituto. Accade, allora,
che, per ricevere una lettera qualsiasi o la copia
del giornale (per chi è abbonato a un quotidiano),
bisogna aspettare il ritorno in servizio del
portalettere titolare, che, per smistare la giacenza
di posta arretrata di due giorni, finisce col
consegnarla in orario pomeridiano. Si può accettare
un disagio del genere? Sia chiaro: le lamentele, per
fortuna, riguardano soltanto il servizio della
distribuzione della corrispondenza. Per il resto,
all’interno del locale ufficio postale, funziona
tutto alla perfezione. Ma, allora, perché chi di
dovere non fa rispettare le regole del servizio
pubblico fino in fondo? C’è bisogno di qualità
totale e non a mezzo servizio. Per risolvere il
problema è lecito attendersi un’azione virtuosa
anche da parte della locale Amministrazione
comunale, tra i cui compiti, è bene ricordarlo, vi è
anche quello di tutelare i propri cittadini.
Giacomo amati |