MIGLIONICO.
Partiti politici screditati, incapaci di
interpretare le reali esigenze dell’attuale società,
con un’attività politica che, in generale, non è
svolta in modo tale da ispirare fiducia, ma, al
contrario, alimenta sospetti ed illazioni e, di
conseguenza, finisce col generare tanta diffidenza
e, a volte, anche disprezzo da parte della maggior
parte dell’opinione pubblica. In sintesi, sono
queste le considerazioni salienti che sono emerse
dall’incontro- dibattito, “Il ruolo dei partiti
politici nella società d’oggi”, che s’è svolto a
cura della locale associazione culturale, “Alba”,
diretta dal dott. Domenico Lascaro, dirigente
scolastico in pensione. I lavori del seminario sono
stati introdotti da Lascaro che ha citato l’art. 49
della Costituzione italiana, per sottolineare come
“i partiti politici contribuiscono all’elaborazione
della politica italiana”. Poi, il relatore ha
osservato come, in passato, le sezioni dei vari
partiti “fungevano da luogo di incontro quotidiano
di iscritti e non iscritti e che, spesso, ospitavano
i parlamentari che comunicavano idee, decisioni e
programmi che venivano elaborati nelle sedi
nazionali”. E oggi? E’ cambiato tutto. Nel corso del
dibattito sia il dott. Tonio Purgatorio che il
geometra Nino Marinaro hanno sottolineato come sia
diffusa la sensazione che l’azione politica si sia
ridotta prevalentemente a strumento per fare “affari
personali”, compiendo, magari, illeciti
arricchimenti, esercitando un potere che,
frequentemente, ormai, viene utilizzato per
realizzare interessi personali, invece di perseguire
il bene comune. Conclusione: è ora che si faccia
tutti un passo indietro e si ritraggano le mani
dagli enti pubblici (banche, organi di informazione,
Rai ed altre aziende pubbliche). Prevalga la
meritocrazia in ogni forma di servizio per i
cittadini. Altrimenti? Potrebbe esplodere, da parte
della società, attualmente “come assopita”, un
“sussulto di protesta dagli esiti imprevedibili”.
Giacomo Amati |