MIGLIONICO.
Quale legge elettorale può garantire meglio la
governabilità ed una giusta rappresentatività in
Parlamento delle forze politiche? L’argomento è
stato al centro del seminario, “Sistemi elettorali a
confronto”, promosso dalla locale sezione
dell’associazione culturale, “Alba”, diretta da
Domenico Lascaro, dirigente scolastico in pensione.
Nel corso del convegno sono stati presi in esame
vari sistemi elettorali: di quello proporzionale
puro è stata apprezzata la sicura rappresentanza
delle forze politiche in competizione che esso
garantisce, ma, è stato pure sottolineato come,
nello stesso tempo, tale sistema non sia garanzia di
stabilità di governo. Per quanto concerne, invece,
il sistema maggioritario (all’inglese) o a doppio
turno (quello francese) ne è stato rilevato l’alto
grado di governabilità, ma, contemporaneamente, la
carenza di rappresentatività. Poi, sono stati presi
in considerazione i cosiddetti sistemi misti (il
tedesco e quello spagnolo), di cui sono stati
apprezzati un buon livello di governabilità e la
garanzia di una soddisfacente stabilità, ma non
altrettanta rappresentatività. E il sistema attuale
italiano: il Calderolum, ovvero il Porcellum, che
dir si voglia? “Di quest’ultimo sistema elettorale-
precisa Lascaro- sono stati evidenziati i difetti e
le contraddizioni che lo contraddistinguono: non
garantisce alcuna possibilità di rappresentanza,
perché lo sbarramento al 4% finisce con l’escludere
dal Parlamento buona parte dei partiti democratici.
Quando c’è, la governabilità è truccata: pur di
raggiungere l’obiettivo della vittoria, i cosiddetti
poli non esitano ad imbarcare nelle coalizioni le
più disparate aggregazioni partitiche. Infine,
conclude Lascaro, va eliminato l’aberrante sistema
delle liste bloccate che permette ai capi di partito
di “nominare”, in pratica, i propri rappresentanti”.
Quale può essere, allora, il sistema elettorale più
valido o, comunque, più confacente alla situazione
italiana? A parere della maggioranza dell’assemblea
del circolo culturale miglionichese, è il sistema
elettorale francese, ma non da assumersi
integralmente, quello più adatto alla situazione
italiana. Giacomo Amati |