MIGLIONICO.
Ricostruire o rifondare? E’ questo il dilemma di
fondo del Miglionico calcio che, a seguito della
retrocessione dal campionato di Eccellenza, dalla
prossima stagione agonistica, dovrà ripartire dal
torneo di Promozione. Da qui la necessità di dover
allestire una nuova squadra. Come Fare? Quale via
seguire? E’ meglio costruire un nuovo gruppo di
giocatori, puntando, ad esempio, sui più giovani per
dare un nuovo futuro al calcio miglionichese o, al
contrario, è più conveniente apportare dei semplici
ritocchi al collettivo già esistente, modificandolo
nei punti che sembrano essere di maggiore criticità?
Nella prima ipotesi, si procederebbe ad una vera e
propria rivoluzione, predisponendo cambiamenti
strutturali nell’impianto tecnico della squadra,
sino al punto da rifondarla quasi dalle fondamenta.
Optando per la seconda ipotesi, invece, si farebbero
pochi cambiamenti, senza toccare quella che è la
colonna vertebrale del gruppo: in pratica, si
punterebbe sulla continuità della formazione base
che da alcuni anni, ormai, ne costituisce l’asse
portante. Come sarà, allora, il Miglionico del
prossimo anno? “Bisogna guardate al futuro con
fiducia- osserva l’amministratore delegato, Maurizio
Buono- seguendo una linea guida ben precisa: quella
di investire sui giovani talenti locali, ma senza
disperdere il patrimonio di esperienza che viene
garantito dai giocatori leaders del gruppo”. In
altre parole, il sodalizio del presidente Mimmo
Grande vuole valorizzare i “gioielli di famiglia”,
ossia tutti i giocatori “under 18” di cui dispone,
ma intende anche effettuare dei nuovi innesti,
tesserando giocatori già affermati, al fine di
disputare un campionato di vertice, schierando una
formazione competitiva. Le idee sono chiare: non
resta che metterle in pratica. Giacomo Amati |