Bari:
Vicino, Petricciuolo, De Paulis, Trillo, Labia,
Bitetti Piergiovanni (Troccoli), Toskic, Bongermino,
Pizzutelli (G. Lorusso), Longo (Capriati). All: De
Trizio.
Juventus: Leone, Bertinetti (Osella), Cifarelli,
Danza, Somma, Mannai (Pistone), Decello,
Castelletto, Marchisio (Tufano), De Crescenzo,
Ponsat (Uyi-Olaye). All: Grabbi. Arbitro: Di Noia di
Potenza; assistenti: Ceraldi di Potenza e Collocola
di Bernalda.
Reti: 7° pt. Decello, 22° pt. Danza; 7° e 12° st.
Marchisio; 27° G. Lorusso
MIGLIONICO.
Velocità, determinazione, classe. Con queste armi,
la Juventus vince la sfida col Bari nei quarti di
finale e va in semifinale, a conclusione di una gara
dominata sotto il profilo tattico e tecnico. La
svolta del match al 7°: magia di Decello che, con
un’irresistibile azione personale, firma il primo
gol della serata con un preciso tiro in diagonale.
Al 22°, arriva il raddoppio: lo sigla Danza con un
gol da pochi passi, a conclusione di un’azione di
calcio d’angolo. Al 34°, Marchisio sfiora il terzo
gol con un tiro che lambisce la traversa.
Inconsistente la reazione del Bari che si esaurisce
con un tiro alto di Toskic su calcio di punizione.
Nella ripresa sale in cattedra il cannoniere
Marchisio che nel giro di cinque minuti, al 7° e al
12°, firma una splendida doppietta: due gol quasi in
fotocopia, entrambi con due colpi di testa che non
danno scampo al portiere Vicino. Al 27°, G. Lorusso
sfrutta una disattenzione della difesa della Juve e
accorcia le distanze per il Bari, siglando un gol
dall’area piccola. Finale di partita senza azioni
degne di nota: il Bari, stanco e rassegnato, si
arrende alla Juve e saluta la Coppa Scirea.
Giacomo Amati |