MIGLIONICO.
Quale futuro per il Miglionico calcio? A conclusione
del campionato, che ha decretato la retrocessione
dei miglionichesi dall’Eccellenza alla Promozione,
in paese, da alcune settimane, circola la voce di un
presunto avvicendamento che riguarderebbe il vertice
societario. Che c’è di vero? Si tratta di una
notizia attendibile o di qualcosa destituita di
fondamento? Per saperne di più, abbiamo sentito, in
merito, il parere del dirigente Michelangelo
Piccinni. “Non so chi abbia messo in giro questa
voce- dichiara il dirigente- ma posso assicurare che
è completamente falsa: il presidente Mimmo Grande
guida il nostro sodalizio da un paio d’anni e non ha
manifestato alcuna intenzione di dimettersi”.
Eppure, c’è chi garantisce che il sessantenne
Emanuele Salerno, miglionichese doc, di professione
assicuratore, ex arbitro di calcio, sarebbe
intenzionato, qualora si creassero le condizioni, a
mettere le mani sul sodalizio, per cambiarne la
gestione. Ma cosa dice, a riguardo, il diretto
interessato? “Insieme al sottoscritto- precisa
Salerno, ex arbitro interregionale negli anni
Ottanta- c’è una cordata di sportivi, costituita
anche da ex calciatori e da operatori economici che
è pronta ad impegnarsi nella gestione del club”. Al
momento, Salerno preferisce non aggiungere altro, ma
fa capire che il suo intento non va considerato un
semplice fuoco di paglia. Che dire? Da parte sua,
Piccinni osserva come l’ingresso nel sodalizio di
una nuova linfa, capace di portare idee innovative e
sostegno economico non potrebbe che essere di
giovamento alla crescita del club. “Ben vengano
nuovi soci disponibili a sostenere il nostro gruppo
sotto il profilo finanziario, ma, conclude Piccinni-
non c’è alcuna intenzione di avallare ribaltoni,
privi di progettualità. La baracca non si regge con
avventure ed ipotesi fumose. Se c’è qualcuno
disposto a darci una mano si faccia avanti, sul
serio, senza lanciare messaggi cifrati in modo
informale”. Giacomo Amati |