Miglionico.
Nel territorio miglionichese ci sono 476 immobili
non dichiarati in catasto; 205, invece, sono le
costruzioni che risultano iscritte in catasto, ma
che hanno perso il requisito di ruralità. Tali
fabbricati sono stati individuati sia con l’ausilio
dei rilievi foto-identificazione da immagini
territoriali sia da successivi processi “automatici”
di incrocio con le banche dati catastali. “La
notizia è fondata”, spiega il vice sindaco
Domenico Musillo (Pd). Si può parlare di
abusivismo? “La mancanza di accatastamento o del
requisito di ruralità, precisa l’assessore ai Lavori
Pubblici, non è necessariamente conseguenza di
abusivismo”. Come può essere nato questo problema
all’interno dell’agro miglionichese? “La questione
potrebbe essere stata causata, osserva Musillo, da
una sottovalutazione o dimenticanza, da parte di
alcuni cittadini, nel perfezionare l’iter
procedurale, di presentare la richiesta di agibilità
per i nuovi manufatti, tra cui vi è, appunto,
l’obbligo di esibire una copia dell’avvenuto
accatastamento”. Cosa bisogna fare per risolvere il
problema? “Per quanto riguarda gli immobili
realizzati con i regolari permessi rilasciati dal
Comune, dichiara Musillo, c’è l’obbligo, entro sette
mesi (dal 29 settembre 2010), di regolarizzare il
tutto senza un aggravio di spesa. Invece, per i
fabbricati costruiti senza licenza, si potrà
chiedere l’accertamento di conformità, così come è
previsto per legge. Ovviamente, in tal caso,
bisognerà verificare se i manufatti sono stati
realizzati in modo conforme a quelli che sono gli
attuali strumenti urbanistici del Comune. Il nostro
ufficio tecnico, ad ogni modo, è a disposizione dei
cittadini per offrire tutti i chiarimenti possibili
del caso, al fine di aiutarli nella risoluzione del
problema. E’ auspicabile che i cittadini interessati
facciano il possibile per regolarizzare, al più
presto, la loro situazione per non incorrere in
ulteriori sanzioni”. Giacomo Amati |