Miglionico.
Preoccupanti campanelli d’allarme per il Miglionico
che, nella sfida in trasferta col Viggiano, ha
subito una netta sconfitta (2-0), a conclusione di
una partita gagliarda e sofferta. Nel corso del
primo tempo, conclusosi in parità, a reti inviolate,
la squadra di mister Nicola Motta ha tenuto bene il
campo, producendo buone trame di gioco. Poi, nella
ripresa due episodi di gioco poco fortunati hanno
orientato il match a favore degli avversari. I
miglionichesi hanno subito due gol su palla
inattiva: il primo su calcio di punizione; il
secondo sugli sviluppi di una rimessa laterale. Cosa
non ha funzionato? “Nella prima parte della gara-
dichiara Domenico Salluce- centrocampista
montese (27 anni) dai piedi buoni, abbiamo giocato
alla pari col Viggiano, ribattendo colpo su colpo ai
suoi attacchi; invece, nella ripresa ci è mancata la
forza di ripartire, finendo col creare poco gioco in
fase offensiva”. La sconfitta, la quarta delle
cinque disputate finora, suggerisce alcune
riflessioni. La prima: il Miglionico è all’altezza
di un campionato così competitivo qual è
l’Eccellenza? “Siamo consapevoli- osserva Salluce-
di dover confrontarci con squadre molto forti, ma
finora, pur perdendo, non abbiamo mai sfigurato
sotto il profilo del gioco”. Cosa si può fare per
trovare la strada giusta e risalire in classifica?
“I risultati negativi- conclude Salluce- ci tolgono
un po’ di sicurezza, ma non la voglia di lottare.
Bisogna rimboccarsi le maniche e continuare a
lavorare con rinnovato impegno, confidando sulle
nostre prerogative tecniche. Non possiamo arrenderci
di fronte alle prime difficoltà”. Giusto. E’
necessario ragionare sul da farsi, ritrovando unità
di intenti. La squadra del presidente Mimmo Grande
merita fiducia. Fuori l’orgoglio. Giacomo Amati |