Miglionico.
Prime ombre per il Miglionico che, a conclusione
della sfida con l’Atella, ha subito la seconda
sconfitta (2-3) casalinga. Lo sviluppo della gara è
stata condizionata sia da alcune disattenzioni
difensive dei miglionichesi sia da una discutibile
decisione dell’arbitro in occasione del calcio di
rigore decretato a favore degli ospiti per un
presunto fallo di gioco che sarebbe stato commesso
da Luigi Sabatelli. «Nella circostanza - precisa il
dirigente Michelangelo Piccinni - si sono
scontrati fortuitamente due giocatori dell’Atella,
ma nessuno dei due è stato ostacolato dal nostro
difensore». Non si può negare, però, che il
Miglionico ha disputato un orribile primo tempo,
finendo col subire due gol:il primo a conclusione di
una caotica azione in mischia; il secondo, in pieno
recupero, per un tiro da fuori area. Determinata e
coraggiosa, invece, è stata la squadra di mister
Nicola Motta nel corso della prima frazione della
ripresa, quando ha messo alle corde gli ospiti,
esibendo un gioco corale e una manovra d’attacco più
incisiva. Poi, grazie anche a due prodezze del
funambolico Vincenzo Andrulli, ha raggiunto
meritatamente il pareggio. A questo punto, però, i
miglionichesi, pur giocando in superiorità numerica,
per l’espulsione di un avversario, ha mollato
proprio sul più bello. Errore fatale, pagato a caro
prezzo. Cosa non ha funzionato nel Miglionico
nell’ultimo quarto d’ora del match? «Abbiamo subito
una vera beffa - sottolinea Piccinni - perdendo una
partita che, quanto meno, avremmo potuto chiudere in
parità. Dopo aver rimontato i due gol di svantaggio,
forse, abbiamo avuto quasi la paura di vincere.
Oppure, la squadra ha finito col pagare il peso
della stanchezza». Cosa insegna l’epilogo di questa
partita? «Ci fa capire - conclude - che in un torneo
come questo non sono ammesse ingenuità». Giacomo
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