Miglionico.
Tripudio di fichi a Miglionico, in piazza Castello. A
cura della Pro Loco, domani, ultima domenica di
settembre, si svolgerà la tradizionale “Sagra dei
fichi secchi”, abbinata all’estemporanea di pittura
sul tema, “Miglionico 30 per 30”. Nell’atrio del
castello del Mal consiglio, dalle 9 alle 22, saranno
allestiti numerosi banchetti gastronomici con
l’esposizione di fichi di ogni tipo.
Ai visitatori sarà offerta l’opportunità di ammirare
parecchi manufatti artigianali, ma soprattutto di
gustare i fichi in numerose versioni, selezionati in
base alla pezzatura e al loro aspetto. Sarà possibile
degustare sia quelli ancora freschi, raccolti dagli
alberi alle prime luci dell’alba, sia i fichi secchi
bianchi essiccati al sole; ovviamente, non potranno
mancare pure quelli leggermente cotti al forno e farciti
con mandorle, noci e altri ingredienti, con lavorazione
rigorosamente a mano, in modo totalmente artigianale.
Sarà possibile trovare anche i fichi ricoperti di
cioccolato fondente, in versione torroncini.
L’iniziativa, patrocinata dalla locale Amministrazione
comunale, si pone l’obiettivo di valorizzare una
consolidata tradizione cittadina.
Per quanto riguarda, poi, l’estemporanea di pittura, «si
tratta di un concorso, spiega il presidente della Pro
Loco, Vito Amati, che sarà incentrato su quelli
che sono gli aspetti salienti del centro storico e del
paesaggio miglionichese, la cui rappresentazione è
affidata alla libera interpretazione di ciascun
pittore». Lo scopo principale dell’estemporanea, quindi,
resta legato alla promozione del territorio, ricco di
molteplici manufatti di valore storico ed
architettonico. Le opere degli artisti saranno valutate
da una giuria qualificata, composta da esperti nel
settore dell’arte pittorica. Tutti i lavori prodotti
saranno esposti nei locali della sede della Pro Loco.
Due premi personalizzati saranno consegnati ai pittori
che si classificheranno ai primi due posti.
Il sindaco Angelo Buono (Pd) sottolinea che «iniziative
come questa sono preziose: servono a far riscoprire il
valore del centro storico non solo a chi vi abita, ma
anche a tutti i cittadini». Giacomo Amati |