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GIACOMO AMATI
La Gazzetta
del Mezzogiorno
24 Marzo 2010 |
PROMOZIONE
POTREBBE NON DISPUTARSI L’APPENDICE DEGLI SPAREGGI SE A
FINE CAMPIONATO LE DISTANZE TRA LA PIAZZA D’ONORE E CHI
LA INSEGUE RIMANE SUPERIORE A OTTO LUNGHEZZE
Miglionico, playoff sempre più lontani
Conserva
la terza posizione ma il divario dalla seconda in
classifica si allunga a dieci punti Il portiere Capozzi:
«Sconfitta immeritata. È mancata l’esperienza nella
gestione della gara» |
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Miglionico.
Lacrime d’amarezza e di delusione per il Miglionico che,
di fronte al pubblico amico, ha subito una beffarda
sconfitta (0-1) col Moliterno, perdendo l’imbattibilità
casalinga, a conclusione di una partita sostanzialmente
inespressa. La squadra di mister Nicola Motta conserva
il terzo posto, ma vede allontanarsi l’obiettivo dei
playoff: il distacco dalla seconda in classifica è di
ben dieci punti. Il che significa che il mini torneo dei
playoff potrebbe non disputarsi, a fine campionato,
perdurando un divario di punti, tra la seconda e la
terza, superiore a otto. La sconfitta subita dai
miglionichesi, ad ogni modo, non è scaturita dalla
superiorità di gioco da parte degli avversari, ma è
stata determinata da un unico episodio di gioco. Il gol
partita, infatti, è stato siglato su palla inattiva,
sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al Miglionico
resta il rammarico di aver giocato in formazione
rimaneggiata, a causa della contemporanea
indisponibilità sia del capitano, Francesco Tataranni
sia del gigantesco centrocampista, Giuseppe Deceglie, la
cui presenza sarebbe stata preziosa per contrastare al
meglio, proprio nel gioco aereo, il ciclopico
centravanti avversario che, invece, ha avuto via libera
in occasione del gol partita, siglato con un potente
colpo di testa, imparabile per il portiere Michele
Capozzi. Cosa non ha funzionato nel Miglionico?
«Abbiamo subito una sconfitta immeritata - dichiara il
portiere Capozzi - il pareggio avrebbe rispecchiato
meglio l’andamento equilibrato della partita. È mancata,
forse, un po’ di esperienza nella gestione della gara».
La manovra d’attacco è risultata prevedibile. Si
percepiva un senso quasi d’impotenza. Poche le
verticalizzazioni a beneficio del bomber Luigi
Lambertini. «La buona organizzazione difensiva del
Moliterno - conlude Capozzi - ha frenato il nostro
gioco». Giacomo Amati |
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