Miglionico.
Onore al Miglionico che, pur perdendo (2-1) la sfida in
trasferta con la capolista Moliterno, non ha demeritato
sotto il profilo del gioco, disputando una gara
gagliarda e di buon livello tecnico. Dopo aver chiuso il
primo tempo con un gol di svantaggio, i miglionichesi
avevano agguantato il pareggio all’inizio della ripresa,
grazie al gol firmato dal talentuoso Vincenzo Andrulli,
con uno spettacolare tiro al volo su cross di Giuseppe
Deceglie. Poi, nel finale, la disattenzione difensiva
che, dopo undici risultati utili di fila, finiva col
causare la prima sconfitta stagionale. Il primo
dispiacere del torneo rappresenta anche una bocciatura
delle aspettative più ambiziose del Miglionico? «La
squadra ha tanti buoni motivi per essere soddisfatta -
osserva il dirigente Giovanni Pizzolla -
nonostante la sconfitta, conserviamo comunque il secondo
posto in classifica e abbiamo tutte le carte in regola
per continuare ad essere competitivi». La squadra ha
mostrato una certa difficoltà nella costruzione del
gioco: a centrocampo si è sentita la contemporanea
assenza del maratoneta Fabrizio Lamacchia e del
fantasista Angelo Venezia? «Quando si perde - sottolinea
il dirigente - c’è sempre qualcosa da recriminare, ma va
tenuta nella giusta considerazione anche il valore
dell’avversario». Forse, è mancata la proverbiale
compattezza che, in passato, è stata l’arma vincente?
«Il risultato sfavorevole - conclude Pizzolla - ci
penalizza oltre misura: senza l’amnesia della
retroguardia, nel finale del match, non staremmo a
parlare di un Miglionico ridimensionato. Resta la
soddisfazione di aver visto la squadra giocare a viso
aperto, senza arrendersi mai». In definitiva, il
collettivo di mister Michele Paterino non ha nessuna
intenzione di cambiare i suoi obiettivi: continuerà a
guardare in alto. Giacomo Amati
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