PICERNO - MIGLIONICO 7-2
PICERNO: Lettieri, Salvia, Marchese, Zaccardo,
Farenga, Mele, Izzo (60' Tortoriello), Fortunato
(67' Albano), Tripaldi, Olita, Laurino (51' Magliano).
A disp.: Capece, Santarsiero, Rossi. All. Caivano
MIGLIONICO: D'Adamo, Vinzi, Perrone,
Battilomo A., Fattore (65' Battilomo M.), D'Aria,
Montemurro, Lacanfora, Tragni, Montano, Perrino. A
disp.: Salluce. All. Motta
ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Brancato - Armaldi)
RETI: 12' Mele (P); 23' Montano (M); 34' Perrino
(M); 41', 61', 69 Tripaldi (P); 45' Laurino (P); 57'
Olita (P); 80' Rig. Magliano (P)
NOTE: ammoniti: Perrone (M). Pomeriggio soleggiato.
Spett. c.a. 100
PICERNO
- Il Picerno si congeda come meglio non poteva dal
Curcio, grazie al tennistico sette a due inflitto al
Miglionico, condannato ora anche dalla matematica ad
abbandonare il campionato di Eccellenza. La squadra
di Motta infatti, retrocede aritmeticamente in
Promozione, punito dai numeri: sessantadue goal
subiti in trentuno gare e solo quattro successi,
accompagnati da dieci pareggi e ben diciassette
sconfitte. Un trend, che non poteva non condannare
il team materano. Le due squadre però, nonostante i
destini già segnati - o quasi sino a prima del
fischio d'inizio - mettono in scena la commedia del
goal. Apre il sipario Mele dopo appena dodici
minuti, quando sugli sviluppi di un corner, è lesto
nel colpire di testa e portare in vantaggio i suoi.
La rete sembrerebbe spianare la strada ai padroni di
casa ma il Miglionico, ha uno scatto rabbioso e in
poco più di dieci minuti, confeziona un letale uno
due, grazie anche alla complicità della difesa
picernese. Al 23', un diagonale dal limite di
Montano, porta il Miglionico al pari. Passano undici
minuti e Perrino approfitta di una leggerezza
difensiva infilandosi tra due avversari e
trafiggendo Lettieri in Pallonetto. La gioia
materana però dura poco, perché negli ultimi cinque
minuti della prima frazione, il Picerno dà vita al
controsorpasso. Al 41' Zaccardo con un cross teso e
preciso, permette a Tripaldi di battere di testa il
portiere ospite mentre allo scadere, Laurino
raccoglie un lancio in profondità di Marchese e in
diagonale batte D'Adamo. Nella ripresa continua la
festa del goal. Passano i soliti dodici minuti e
Olita con una punizione non proprio irresistibile,
porta i suoi sul quattro a due. Il Miglionico si
sfalda, dagli altri campi i risultati non sono
incoraggianti ed il Picerno non può che approfittare
di un avversario ormai al tappeto, soprattutto
psicologicamente. Al minuto sessantuno, Tripaldi
cala il pokerissimo, approfittando di una respinta
corta di D'Adamo. Al sessantanovesimo, un missile di
Farenga si stampa sulla traversa ma il tap in di
Tripaldi vale il sei a uno e la tripletta per il
giovanissimo rossoblu, che in Inghilterra gli
sarebbe valsa come hattrick con tanto di pallone
autografato dai ventidue in campo. Cosi ovviamente
non è ed il Picerno suona la settima al minuto
ottanta, con un penalty procurato e realizzato da
Magliano. Si chiude cosi un match ricco di goal ma
dai ritmi di fine stagione, dunque non proprio
esaltante dal punto di vista del gioco e
dell'agonismo. I rossoblu di Caivano, chiudono la
stagione in casa inanellando l'ottava vittoria
casalinga. Il Miglionico invece, saluta mestamente
il massimo campionato regionale e torna tra i
cadetti con la speranza di risalire quanto prima.
Maurizio Cardone
Caivano auspica la riconferma
NEGLI spogliatoi del
Curcio, la serenità dell'ambiente rossoblu, si
mischia con l'amarezza di dirigenti e calciatori del
Miglionico, condannato alla matematica
retrocessione. Un Mister Motta ovviamente
rammaricato, commenta cosi gara e stagione dei
materani: «certamente non dovevamo salvarci qui a Picerno, dove abbiamo trovato un avversario voglioso
di chiudere al meglio in casa, onorando la gara. Nel
corso della stagione - sottolinea Motta - abbiamo
sprecato troppo in casa, pareggiando molte partite
che invece andavano vinte. Purtroppo paghiamo una
miriade di pecche difensive. Concentriamoci sulla
prossima stagione, ricordandoci che la Promozione,
per una cittadina come Miglionico, è già un lusso».
Lino Caivano, sapendo di non poter discutere dal
punto di vista tecnico una gara come questa,
approfitta del congedo dal Curcio per «ringraziare i
ragazzi, la Società e Mister Ottati, che ci è stato
sempre vicino. Meglio di cosi non potevamo chiudere
in casa. Sono contento di aver valorizzato molti
giovani ». Stuzzicato sul futuro, Caivano mantiene
il cosiddetto low profile: «sul futuro parlerò con
la Società, io rimarrei volentieri, vedremo cosa
accadrà ». m.c. |