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POTENZA.
Caso chiuso (almeno per il momento) in sole
ventiquattro ore. Dopo un giorno di indagini e
grazie anche alla collaborazione dei feriti che
hanno riconosciuto i loro aggressori, la Polizia di
Stato di Potenza ha individuato e tratto in arresto
tre giovani tutti del capoluogo, che si sono resi
protagonisti degli incidenti che hanno preceduto la
partita del campionato di Eccellenza tra la
formazione di casa e il Miglionico. I tre, Valerio
Ramaglia, di 25 anni, Fabio Taddonio (33) e
Maurizio Candeloro (24) appartenenti al gruppo
organizzato «Lìons» (contestano l'attuale proprietà
ma anche il progetto Fortis) sono accusati di
concorso in lesioni aggravate e violazioni della
legge sulla sicurezza negli stadi per aver picchiato
selvaggiamente cinque tifosi della squadra ospite,
tutti finiti in ospedale, uno dei quali con danni
«permanenti» (diversi traumi facciali). «Si è
trattato - ha spiegato il questore di Potenza,
Romolo Panico - di un episodio incomprensibile,
assolutamente inatteso, immotivato e di una violenza
inaudita mai vista sui campi di calcio anche in
partite tra squadre con una rivalità storica.
L'aggressione
da parte di una trentina di facinorosi è avvenuta
nei pressi dello stadio poco prima dell'inizio della
partita. I cinque tifosi ospiti (tra loro anche un
sessantenne) erano appena scesi dalla loro auto
quando sono venuti a contatto con questo nutrito
gruppo di sostenitori locali che, dopo aver chiesto
la loro provenienza, li hanno immediatamente e
immotivatamente aggrediti e picchiati". In un attimo
si è scatenato l'inferno con i cinque malcapitati
presi in mezzo ad un vortice e senza che ci fosse la
possibilità per le forze dell'ordine di intervenire
anche in considerazione del fatto che per questa
partita era stato predisposto un servizio che
contava sull'afflusso di pochi tifosi come è
consuetudine per le partite interne del Potenza
Insomma nulla lasciava presagire la necessità di
rafforzare il servizio d'ordine anche se all'andata
sul campo di Miglionico c'era stata qualche tensione
per la presenza di alcune decine di tifosi del
Matera che, approfittando del turno libero della
loro squadra, hanno pensato di raggiungere lo stadio
per «sfidare» i tifosi rossoblù. Ma di «fìsìco» non
era successo alcunchè. Dunque, è difficile capire e
comprendere cosa sia scattato nella testa di questo
gruppetto di pseudo tifosi che con il calcio hanno
poco da spartire. Mentre i cinque venivano portati
in ospedale, la Polizia ha deciso di non bloccare
l'accesso alla stadio, ma già durante e dopo la
partita ha identificato tutti i presenti compresi i
presunti responsabili dell'aggressione che poi
lunedì sera sono stati arrestati dagli agenti della
Digos. "Quello che è successo - ha commentato il
questore Panico, non ha spiegazioni pausibili.
Personalmente provo solo una forte indignazione sia
come funzionario di polizia che come uomo. L'impegno
di tutti ha consentito di individuare quelli che
maggiormente si sono distinti durante gli incidenti.
Sono stati riconosciuti anche dai feriti. Ma le
indagini continuano. Oltre ai risvolti penali ci
saranno anche quelli ammìnìstratìvì (Daspo). Ci
impegneremo ad impedire a questa gente di accedere a
tutte le manifestazioni sportive per almeno tre
anni». Le indagini intanto proseguono per
identificare gli altri aggressori anche per
riportare il clima a livelli normali. «Sono
d'accordo con il sindaco Santarsiero -ha concluso il
questore Panico -che il calcio a Potenza abbia
notevole importanza ma se queste sono le premesse va
fatta un'analisi molto approfondita». Sandro
Maiorella |
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