MIGLIONICO.
In avvicinamento dei festeggiamenti per il 150°
anniversario dell'Unità d'Italia, stanno comunque
uscendo in libreria una serie di testi che, molti
persino in maniera abbastanza critica, guardano ad altre
particolarità assicurate dall'unificazione geo-economica
di quella che adesso è
nuovamente
l'Italietta. Specie al nostro Sud.
Si prenda, per esempio, il saggio di Ettore Cinnella,
autore tra le altre cose nato proprio in Basilicata, a
Miglionico per l'esattezza. E che è stato docente,
soprattutto, di Storia contemporanea e dell'Europa
orientale all'Università di Pisa. In attesa che il
prossimo anno esca il suo annunciato e molto atteso “Il
grande brigantaggio (1861-1865): una ferita nella storia
d'Italia”, Cinnella ha recentemente dato alle stampe
un'interessante biografia del generale Crocco da Rionero:
“Carmine Crocco. Un brigante nella grande storia”.
Come si sviluppa questa documentatissima e scorrevole
biografia del celebrato e osteggiato Napoleone dei
briganti? S'intreccia, ovviamente, alla storia. Alla
grande Storia. Tanto per cominciare. Perché, intanto,
Carmine Donatelli Crocco, sicuramente, per dire, molto
più del suo “secondo” Ninco Nanco (Nicola Summa) può
essere l'emblema degli stessi eventi storici che hanno
interessato la bassa Italia. Crocco, proprio Crocco,
l'indomabile, che da pastore nato nelle terre del
potentino di Rionero in Vulture fu brigante e
garibaldino. Che la vita del generale Crocco sa di
movimento garibaldino, Risorgimento, protesta dei
contadini e riposizionamenti dei ceti medi e dei ricchi,
oltre che ovviamente di tutto il brigantaggio di
Basilicata, Calabria, Puglia, Campania, Lazio. Carmine
Donatelli Crocco, uno dei pochi briganti sopravvissuto,
se pur in un bagno penale, alle mille avventure e al suo
stesso essere protagonista degli anni che soprattutto
sono stati tra 1861 e 1865, scrisse addirittura un
memoriale. Non è il momento, chiaramente, d'esplorare
dettagli. Ci basti sapere, per ora, che questa nuova
opera di Cinnella raccoglie la descrizione di chi fu e
che cosa, su tutto, significò essere Carmine Crocco. E,
non
si scordi, acclamare Crocco. O seguirlo fra i boschi. E,
infine, nel suo disegno. Questa biografia di Carmine
Crocco, per portare un chiaro esempio, spiega oltre ad
ambientazioni che ovviamente sanno di passaggi epocali,
che uomo e che combattente fu il generale Crocco. Non
solamente quanto fosse temuto, in special mondo - ed era
noto - da piemontesi e non solo, ma perché si fosse
messo in testa di “darsi alla macchia”. E se avesse o no
ideali.
Il testo costruito da Massimo Lunardelli, invece,
“Guardie e ladri”, si fa valere e sentire a
fortificazione di ben altro scopo. Diventano storia, ma
provvisoriamente con la esse maiuscola - perché manca
naturalmente il lecito quanto ugualmente illecito
contraddittorio - i racconti (verbali ufficiali) di
carabinieri e soldati spediti in veste di conquistatori
e colonizzatori dal Piemonte. Con il compito, comunque
gramo, di salvaguardare, anzi essenzialmente imporre in
nuovo ordine costituito; alla stregua dei soldatini oggi
e ieri mandati in Iraq, Kosovo ecc. Così infatti quelle
divise furono mandate ad affrontare i briganti che nel
contempo agivano nella loro Terra dei Boschi. Grazie,
insomma, a oltre un centinaio di verbali Lunardelli fa
capire come tra il 1861 e il 1867 possono essere
guardanti, praticamente intesti, alla maniera dei
carabinieri e poliziotti che oggigiorno devono
assicurare il servigio persino a ordini che a volte non
vorrebbero far rispettare. In quanto contro altri pari.
Massimo Lunardelli, a Torino, svolge il lavoro di
bibliotecario, e sul tema, sempre da continuare ad
analizzare, del brigantaggio postunitario, non a caso
sul brigantaggio sta lavorando attualmente una
personalità più che rispettabile che risponde al nome di
Nicola Tranfaglia, qualche anno fa ha realizzato perfino
un documentario.
Queste due opere s'inseriscono nell'elenco alimentato a
implementare una bibliografia specializzata. Che lucani
e meridionali in genere, abitanti della Basilicata del
Mezzogiorno e spesso soprattutto di geografie più
elevate dovrebbero studiare. [Carmine
Crocco. Un brigante nella grande storia di Ettore
Cinnella Della Porta Editori (Pisa, 2010) pag. 187, euro
14. Guardie e ladri. L'unità d'Italia e la lotta al
brigantaggio a cura di Massimo Lunardelli Blu edizioni
(Torino, 2010), pag. 199, euro 14].
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