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GIOVANNI RIBELLINO 
Il Quotidiano della Basilicata
 1 Novembre 2010

Disavanzi nei conti pubblici
Il “Patto di stabilità può essere modificato
Giovanni RibellinoMiglionico. La prospettiva di modificare il “Patto di stabilità” per superare le problematiche dei tagli imposti alle spese pubbliche sostenuta dal Centro promozionale “Lucania oggi”, con sede a Miglionico, di cui chi scrive è responsabile, è stata tenuta in considerazione. Come già indicato in un articolo pubblicati su “Il Quotidiano” nell'estate scorsa, la questione è stata ed è sollevabile al governo italiano e ad alcuni Paesi europei. Innanzitutto occorre tener presente che, in base al primo comma dell'articolo 48 del Trattato dell'Unione Europea. “Il governo di qualsiasi Stato membro o la Commissione possono sottoporre al Consiglio progetti intesi a modificare i trattati su è fondata l'Unione”. Delle procedure semplificate e deroghe sono previste dall'articolo 328. Pertanto, anche il “Patto di stabilità” che consiste in un accordo sulla solidità delle finanze pubbliche fra gli Stati dell'Unione Europea, il cui primo comma dell'articolo 104 stabilisce. “Gli Stati devono evitare disavanzi pubblici eccessivi” è suscettibile di essere modificato. Il disavanzo pubblico (consistente in una differenza negativa fra le entrate e le uscite del settore pubblico in un esercizio finanziario) è considerato eccessivo se il rapporto fra il medesimo e il prodotto interno lordo (Pil: ovvero il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti all'interno di un Paese in un determinato periodo di tempo), supera il 3 per cento. I vincoli imposti agli Stati di operare dei tagli vengono ribaltati sugli Enti locali (Regioni, Province, Comuni), che non possono spendere (come ad esempio la Provincia di Matera), risorse anche se disponibili, creando notevoli disagi sociali. Tale ribaltatura, a sua volta, violerebbe il principio espresso dall'articolo 119 della Costituzione “sull'autonomia di spesa” degli Enti locali. In relazione alla necessità prospettata di rimodulare il “Patto di stabilità”, la settimana scorsa, a seguito di una riunione dei ministri finanziari europei dell'Economia, svoltasi a Lussemburgo, è stato annunciato l'accordo sulle nuove regole del Patto, che può essere oggetto di ulteriori modifiche politiche. Come ha precisato il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il compromesso “contiene forme flessibili, ragionevoli e gestibili dal governo italiano ma per noi resta fondamentale correggere il deficit”. Questo Centro Promozionale, nell'ambito delle proprie attività 2010, in base a determinate norme costituzionali, avanzerà delle proposte al governo e alla Regione Basilicata, per ridurre l'esoso debito pubblico, tramite entrate innovative, che, senza aumentare la pressione fiscale, possono anche costituire un incentivo per lo sviluppo economico lucano, nell'ambito di quello generale del paese. Intanto il parlamento italiano ha incominciato ad esaminare la “Legge di stabilità per il 2011, che ha sostituito la vecchia finanziaria. Le preoccupazioni su tale provvedimento sono bipartisan e sono state espresse anche da determinate esponenti del governo, che hanno lamentato insufficienza di stanziamenti in vari settori. Pertanto, anche alla luce dell'accordo siglato in Lussemburgo dai ministri europei dell'Economia, al riguardo sono previsti degli emendamenti. Giovanni Ribellino

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