Matera.
Il dottor Michele Lascaro ha tagliato il
traguardo di oltre mezzo secolo di laurea in Medicina e
Chirurgia, nostalgicamente legato alla brillante
carriera al servizio della gente nell'Ospedaledi Matera.
I suoi dieci anni da primario della Divisione di
Malattie Infettive, presso il nosocomio “Madonna delle
Grazie”, vengono ricordati da tutti per l'impegno
profuso e l'alta professionalità. È nato nel 1934, a
Miglionico ed ha svolto la sua carriera scolastica a
Matera, in un'epoca storica segnata dal sacrificio e
dall'impegno di tutte le fasce sociali per le precarie
condizioni economiche. A soli ventiquattro anni si è
laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di
Napoli. Due anni fa ha festeggiato, presso l'Ordine dei
Medici, i suoi cinquant'anni di laurea con premiazione
di medaglia d'oro. Durante la scuola media è
stato ospite di don Raffaele Fontanarosa parroco di San
Giovanni Battista, dove ha frequentato l'Azione
Cattolica e le attività connesse come il teatro
parrocchiale. Alle scuole superiori è stato convittore
presso il Convitto Nazionale diretto dal professor
Raffaele Cela. L'adolescenza è stata spensierata per
l'attenta cura e l'affetto costante dei genitori ed è
stata, prematuramente, privata del padre al secondo anno
di Medicina. Miglionico, a ventotto chilometri da
Matera, allora sembrava lontana per i lenti mezzi di
trasporto e la strada sterrata. La strada asfaltata è
stata completata nel 1960 in occasione delle Olimpiadi
di Roma. Si è diplomato nel 1952 presso il Liceo
Classico di Matera, tempo in cui gli Istituti superiori
erano due: Liceo Classico ed Istituto Magistrale. Gli
alunni in difficoltà al Classico passavano al
Magistrale. Gli esami di Stato cominciavano il due
luglio, sotto il sole cocente e la distrazione cittadina
della festa patronale della Bruna. Svolse il tema
d'italiano sulla guerra d'Indipendenza ed i Moti del
1821. Venne esaminato dal prof. Attilio Scandiffio della
Normale di Pisa. A Matera studiava e giocava a calcio,
come terzino destro, in aperta campagna zona Serra
Venerdì. A Miglionico andava in bicicletta e, per
tenersi allenato, copriva quaranta chilometri al giorno.
Bici e lettura erano le sue due passioni. Tutt'oggi
divora libri dal contenuto storico. La madre, insegnante
di scuola elementare, gli ha fornito i primi elementi di
lettura, a cinque anni, con i libri d'infanzia di
Salgari e Collodi che accendevano la fantasia dei
bambini. Ha seguito a Napoli le stesse orme del padre,
medico condotto di Miglionico ed alunno di San
Giuseppe Moscati. Nel 1964 ha intrapreso l'attività
ospedaliera, nel reparto di Malattie Infettive, diretto
dal dottor Mario Lo Nigro, e si è spostato lo stesso
giorno d'apertura. Nel 2001 è stato collocato in
pensione, dopo dieci anni di primariato. Nunzio Longo |