Miglionico.
Nell'anno dell'intestazione dell'Istituto scolastico
Comprensivo di Miglionico a don Donato Gallucci, che
coincide con il 45mo anniversario della sua morte, si
rende doveroso rinverdire la memoria dell'impegno
religioso e civile di questo straordinario sacerdote.
Nato a Pietragalla il 5 dicembre 1887 e morto a Matera
l'11 ottobre 1965, dopo aver esercitato la funzione
sacerdotale a Miglionico per oltre trent'anni, la sua
figura affascina anche il mondo non credente per come si
adopera, nel corso del suo impegno pastorale, e da esso
traendo linfa, per il riscatto culturale e civile del
mondo contadino. Nel narrare la sua vita ci aiutano i
servizi giornalistici a lui dedicati dal settimanale
“Epoca” del 29 marzo 1964: “Il prete che fa laureare i
manovali” (di Giuseppe Grazzini) e del quotidiano “Il
Secolo d'Italia” (10-11 marzo 1965) : “Da quarant'anni,
a Miglionico, nel materano, vecchio parroco continua a
far laureare i manovali” di Orazio Caratelli. Altre
testimonianze non meno significative hanno amorevolmente
raccolto a Miglionico e fuori gli allievi dell'Istituto,
che si sono intensamente prodigati per intitolargli la
loro scuola. Laureato in filosofia dopo aver compiuto
gli studi ginnasiali a Firenze e liceali a Roma, don
Donato Gallucci conseguì a Friburgo la laurea in lettere
e in Istituto biblico, mentre maturava la vocazione
religiosa. Spesso inviato per ricerche, compì molti
viaggi in Europa e nel vicino Oriente e dovette
affrontare lo studio e la conoscenza di numerose lingue
orientali. Quando viene ordinato sacerdote nella
cattedrale di Friburgo, Donato Gallucci parla
correntémente l'inglese, il tedesco, il francese, lo
spagnolo e l'arabo siriaco, oltre che conoscere come
studioso il latino e il greco antico. Collaboratore di
prestigiose riviste internazionali, autore di alcuni
originalissimi studi sulla filosofia ebraica, scrisse
anche alcuni saggi ( contenuti negli annali della
rivista mensile di scienze religiose della Premiata
tipografia pontificia e arcivescovile S. Giuseppe di
Milano - mesi di settembre, ottobre, novembre 1930,
marzo, luglio 1931, giugno luglio, agosto, settembre
1932- ). Questi i titoli di alcune pubblicazioni:
“Filosofia greca e sapienza ebraica”. “Saggio di
indagine sull'origine delle personificazioni della
Sapienza nei Libri Sapienziali” ; “Il timore di Dio nel
libro dei Proverbi” ; “Sapienza e follia nei libro dei
Proverbi”; “Principio ed elementi essenziali della
morale nei libro dei Proverbi”; “Lineamenti della morale
nell'antico testamento”;“L'immortalità dell'anima nel
libro dei Proverbi”; “La retribuzione nel libro dei
proverbi”. Allo scoppio del primo conflitto mondiale
partì per il fronte come cappellano militare. Aguerra
conclusa, riprese la sua opera nei seminari e nelle
biblioteche, finché non ritenne necessario rivolgere
altrove il suo impegno, operando, all'età di 45 anni,
una consapevole inversione di rotta della sua vita,
scegliendo di rinunciare ai fasti del mondo accademico e
degli incarichi diplomatici, ai quali era chiamato in
virtù della notevole preparazione culturale, compresa la
prodigiosa conoscenza di lingue straniere e classiche,
(godeva fra l'altro dell'amicizia dello stesso cardinale
Maglione, Segretario di Stato del Papa in Vaticano) ,
per dedicarsi esclusivamente all'attività pastorale, con
totale immersione nel mondo degli...(D.
Armento)
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