Domenico Dimase -
Le magnifiche stagioni di Ermenegildo -
Ed. Il Filo - Euro 13,00
NOTA
DELL'AUTORE
(Dodici
Racconti come dodici sono i mesi dell’anno a indicare le
esperienze di un
individuo che segnano la sua esistenza, distribuite
nell’arco delle stagioni, talvolta pittoresche).
I racconti formano una raccolta che hanno come
protagonista principale Ermenengildo, un nome a caso ,
che lo vede al centro di vicende che si colorano di toni
sarcastici sino ad assumere una veste buffa per i
caratteri dello stesso personaggio. La sua ingenuità e
il suo naturale modo di affrontare le situazioni e la
vita relazionale si scontrano con i tratti principali su
cui si fonda la società in cui vive. Una società
complessa, dell’apparire, caratterizzata dalla
tecnologia e dal bisogno di conseguire il successo ad
ogni costo, una filosofia globale che sembra aver
confuso tutto e tutti mescolando le carte in un unico
gioco che si sostanzia nel motto del “ Si salvi chi può
“. In questa logica dominata dalla frenesia e dalla
velocità di adempiere a più cose in una stessa unità di
tempo è facile che tutto vada a scapito della morale e
della onestà degli individui e che uomini come
Ermenengildo paghino il prezzo più alto per una
paventata rivoluzione della società. E’ un mondo che gli
appartiene poco perché non gli assomiglia affatto. Lui
fa parte di un'altra generazione non solo per l’età ma
la per priorità da lui assegnata agli angoli più
reconditi del sentimento umano che respinge i rigidi
modelli di efficientismo proclamati nell’ambiente che lo
circonda. La sua goffaggine a volte appare arte per come
si distingue dagli stereotipi modelli di convenzioni a
cui gli altri appaiono assuefatti. Un po’ Don Chisciotte
e un po’ sognatore, che potrebbe captare lo sguardo
simpatico di chi lo osserva lottare nelle vicende
quotidiane. La genuinità del suo spirito si integra con
la bontà di alcuni personaggi che lo accompagnano:
Olimpia, la moglie, e i suoi figli: Diana, Ofelia e il
piccolo Oscar; mentre altri a vario titolo esprimono le
contraddizioni dell’ambiente che lo circonda. (es.
Gastone il suo collega più fedele, e tanti altri).
Ermenengildo appartiene ad una schiera di personaggi già
trattati nei filoni narrativi di altri scrittori del
calibro di Campanile, Guareschi, e soprattutto Italo
Calvino, e alle stoccate sarcastiche sulla società di
Ennio Flaiano. Ah !! dimenticavo, la città di
Ermenengildo potrebbe essere una delle tante del
Belpaese; a caso si può immaginare Torino.
L’Autore
Domenico Dimase
mimmodimase@libero.it
"Ermenengildo
Capponi è l’italiano medio, impiegato alle poste, una
moglie, tre fi gli, alle prese con le peripezie di tutti
i giorni: il lavoro, la famiglia, gli amici, la cucina,
quel diabolico apparecchio che è il computer, la
tecnologia, l’amore e il tradimento, le raccomandazioni,
la chirurgia plastica… Chi di noi non è stato
Ermenengildo, uomo qualunque ma un po’ speciale, almeno
in una di queste situazioni? L’ironia di Domenico Dimase
trasforma questi momenti di vita quotidiana in vere e
proprie avventure, ed Ermenengildo diventa un eroe dei
nostri giorni, con tutte le sue particolarità e
contraddizioni. In ognuno dei dodici racconti che
compongono Le magnifi che stagioni di Ermenengildo, il
nostro paladino si trova ad affrontare un aspetto del
mondo in cui viviamo, globale e “avariato”, trovando
sempre rifugio in valori importanti come l’amicizia o la
famiglia. Con uno stile sempre fresco e ironico Dimase
scrive della nostra vita, facendoci apparire sul volto
un sorriso che sembra essere, a volte, un po’ amaro". |