MIGLIONICO
- Il gabbiano sul lago. Sembra il titolo di un film.
Edun film davvero lo è stato. Girato nei giorni
scorsi, con protagonista principale un gabbiano. Un
film a lieto fine o meglio un documentario, su come
una vita possa aver il suo inestimabile valore.
Location prescelta dal gabbiano? Le acque gelide
della riserva naturale, già oasi Wwf del lago di San
Giuliano, quelle sulla sponda che guarda a
Miglionico. Un candido gabbiano color neve, in
giornate condite fin sul lago dalla neve che ha
stretto nella morsa del gelo l'Italia intera, nel
suo volare libero ha incrociato una lenza. Sì, una
lenza di quelle usate per pescare che qualche
sfortunato e magari inesperto pescatore aveva fatto
impigliare fra i rami degli alberi che si affacciano
sul lago e i rami di alcuni alberi semi sommersi.
Una lenza-trappola di morte per quel gabbiano, che
volava libero. Un'ala del malcapitato animale aveva
incrociato la lenza che lo aveva bloccato penzoloni
sul lago. Sarebbe morto di fame e di stenti se non
ci fosse stata la solerzia di un gruppo di cittadini
di Miglionico. Amanti della natura, in particolar
modo del loro lago, gli stessi, mentre erano in
passeggiata fra le rive del lago, dopo aver visto
l'animale divincolarsi senza successo sopra le acque
gelide e melmose, hanno deciso di allertare il Corpo
forestale di Pomarico ed il Centro di Recupero
Animali Selvatici di Matera. Allertati dal Cras e
dalla Forestale, prontamente sono intervenuti i
Vigili del fuoco di Matera, che sotto gli occhi
attenti e preoccupati al tempo stesso dei diversi
presenti, hanno operato per liberare il gabbiano
dalla lenza che lo teneva imprigionato. L'immersione
dei vigili in tutta sicurezza, nelle acque gelide
del lago, è riuscita nell'opera di sganciare
l'animale ferito e consegnarlo alle cure mediche del
Cras. Qualche giorno di osservazione e degenza per
poi fargli riprendere quel volo interrotto per una
lenza. Una brutta esperienza per il gabbiano.
Esperienza che ha fatto però risaltare cuore,
abnegazione e sacrificio di quanti si sono adoperati
sul lago per dargli una mano. Una storia a lieto
fine per l’ani - male ed una gara di solidarietà dei
soccorritori che, lo ricordiamo, sono stati
allertati grazie alla sensibilità dei cittadini.
a.ce.
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