POTENZA
– Sarà il “cervello” in cui confluiranno i dati
sulle condizioni dell’aria, dell’acqua e di alcuni
movimenti franosi, per realizzare una precisa banca
dati e un portale su cui i lucani potranno
verificare e analizzare lo stato dell’ecosistema: è
questo l’obiettivo del Centro di monitoraggio,
realizzato dall’Arpab e dalla Regione Basilicata,
presentato stamani, a Potenza, nel corso di un
incontro con i giornalisti. Alla conferenza stampa
hanno partecipato il presidente della giunta
regionale, Vito De Filippo, l’assessore regionale
all’ambiente, Vilma Mazzocco, il direttore del
dipartimento ambiente, Donato Viggiano, e il
presidente dell’Arpab, Raffaele Vita. Il centro è
costato circa cinque milioni di euro e, oltre a due
stazioni mobili, dispone di un sistema “Sodar Rass”
e di due anemometri sonici (per il monitoraggio
dell’inquinamento atmosferico), di 42 stazioni per
il monitoraggio delle acque e della strumentazione
geotecnica per il controllo delle frane a Maratea
(Potenza) e a Miglionico (Matera). A queste
strumentazioni si aggiungono 31 stazioni
meteorologiche, già installate in diverse aree della
Basilicata e riattivate oggi. Tutti i dati –
compresi quelli inviati dalle stazioni per il
controllo delle estrazioni petrolifere e
dall’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti
“Fenice” di Melfi (Potenza) - saranno raccolti dal
centro, nella sede dell’Arpab nel capoluogo lucano,
gestiti in archivi e pubblicati sul sito. |