MIGLIONICO
- «Questa sera dalle 22,30 festa alla Casa sul
lago». Il messaggino firmato con tre iniziali è
stato ricevuto anche dal nostro collega Nunzio
Festa, sabato mattina. «E' arrivato da un numero che
non ho in rubrica e ho pensato ad uno sbaglio. -
racconta - Poi, ricordando che “La Casa sul lago” è
dismessa, ho intuito che ci fosse stato un errore
anche sul luogo, probabilmente si riferivano all'ex
struttura di Legambiente. Per dovere di cronaca ho
cercato riscontri su Internet ma, non trovando
niente, ho cestinato il messaggio». Se c'è stato un
errore nell'invio del messaggino, sicuramente ora e
luogo erano esatti. La conferma di una festa, o
meglio di un rave (così lo hanno definito i
carabinieri), è arrivata domenica mattina quando i
militari della Stazione di Miglionico, giunti sul
posto, hanno sorpreso sei ragazzi mentre,
all'interno dell'area attrezzata di proprietà
comunale denominata “La casa sul lago”, stavano
smontando le apparecchiature e la strumentazione
audio. I militari dell'Arma hanno trovato porte
divelte usate come banconi, servizi igienici rotti,
la porta del locale che veniva utilizzato dal
custode completamente sfondata, vetri infranti e
scritte spray sui muri. «Appena ho saputo la notizia
da alcuni ragazzi che stavano passeggiando in bici
in contrada San Giuliano e hanno sentito musica
assordante, ho chiamato i carabinieri.
-
ha affermato il sindaco di Miglionico Angelo Buono
che, sull’accaduto, ha sporto denuncia - La
struttura è molto decentrata, avevamo sentito voci
di qualcuno che andava a fare feste ma sembravano
leggende metropolitane. Credo che si tratti di
ragazzi che avevano l'abitudine di incontrarsi
altrove, hanno visto la struttura abbandonata e
hanno avuto l'idea del rave». I sei ragazzi, di età
compresa tra i 21 ed i 32 anni (tre sono della
provincia di Matera, uno della provincia di Crotone
e due sono altamurani), sono stati denunciati in
quanto ritenuti responsabili di aver invaso, in
occasione di un rave party non autorizzato nella
notte tra sabato e domenica scorsi, i terreni in
contrada San Giuliano e di aver danneggiato le
infrastrutture presenti
nell'area.
I sei “irriducibili” non erano in possesso di droga:
forse, nel corso della notte avevano già fatto fuori
tutto, oppure avevano soltanto voglia di divertirsi
e alla fine la situazione è sfuggita di mano. Il
danno complessivo accertato ammonta a circa 5.000
euro, non coperto da assicurazione. Sul numero
indicativo dei partecipanti, sono in corso indagini
dei carabinieri. «Sicuramente c'erano parecchie
persone, stiamo cercando di ricostruire quanto
accaduto sulla base delle dichiarazioni dei
denunciati. - ha detto il
capitano
Paolo Sambataro, comandante della Compagnia dei
carabinieri di Matera- Crediamo che ci fossero non
meno di trecento persone, provenienti anche da
regioni limitrofe quali Puglia e Calabria. Stiamo
anche cercando riscontri sull'eventuale
somministrazione di bevande alcoliche dietro
pagamento. Al momento le denunce sono scattate per
la violazione di domicilio e per danneggiamenti. La
zona - ha proseguito il capitano Sambataro - si
presta per questo genere di eventi, in passato sono
state
organizzate
altre feste abusive. I rave sono organizzati tra gli
appassionati con grande velocità grazie al tam tam
in internet, strumento preferito per la diffusione
della notizia generalmente tenuta riservata sino
all'ultimo, specie per quanto attiene la località,
proprio al fine di eludere i controlli di polizia.
Mesi addietro, la Stazione Carabinieri di
Montescaglioso, intercettando nelle chat la notizia
di un rave sul territorio, predispose un servizio
preventivo che portò all'annullamento dell'intero
evento a cui era stimata la partecipazione di circa
450 giovani. A mezzanotte ci presentammo con decine
di militari, unità cinofile, personale della Siae ma
proprio per il tempismo con cui i partecipanti
veicolano le notizie, non arrivò nessuno». Colpa
della “vedetta” che si era accorta dello spiegamento
di forze dell'ordine e aveva allertato gli altri.
r.montemurro@luedi.it
Era
affidata ad una coop di tipo B. il Comune sta
predisponendo una nuova asta di vendita
Un buon edificio dismesso da tempo
MIGLIONICO
- Un rave party nel Materano, una notizia curiosa
quanto insolita per le nostre zone. Una città, come
Matera, candidata a Capitale europea della cultura,
dovrebbe accettare anche queste forme di
aggregazione, quando rimangono nei limiti del buon
senso. Anche questa, per quanto l'episodio in sè sia
giustamente discutibile, è una notizia di colore che
contribuisce ad avvicinarla a realtà ben più ferrate
in materia. Location dei rave sono le strutture
dismesse e i grandi spazi aperti. “La casa sul lago”
è a dieci chilometri dal centro abitato e, fino a
quattro anni fa era stata gestita da una cooperativa
di tipo B. «La struttura era in parte già
danneggiata e oggetto di furti, ma si è trattato di
cose minime, tipo lampadine. Quello che si può fare
è impedire l'accesso, purtroppo la raggiungono
ugualmente perché lasciano le auto lontane e
arrivano a piedi. - spiega il sindaco Angelo
Buono (nella foto) - Quei locali non sono
adeguati, hanno bisogno di essere rimessi a posto,
possono accadere incidenti». Per evitare i
contenziosi tra il Comune e cooperative pronte a
prenderla in gestione, il Comune ha deciso di
metterla all'asta. «Non conviene darla in gestione,
diventa un problema per l'ente che spesso deve
rimetterci. -precisa il sindaco - Puntiamo
sull'iniziativa privata. Qualcuno ha anche
presentato offerte (la base era di 950 mila euro)
che però non si sono concretizzate. Stiamo
predisponendo una nuova asta: l'ideale sarebbe stato
avere imprenditori degni di questo nome che credono
nella diga non solo a parole. Purtroppo manca
l'iniziativa privata. Eppure è una struttura molto
bella ed è l'unica struttura turistica nella zona».
r.montemurro@luedi.it
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