MATERA
- Un amore innato verso un “lui”, che muove le note
del pentagramma della vita, e un desiderio di
libertà e di affermarsi, portato avanti con tenacia,
sofferenza e creatività nella dimensione di un paese
dove il tempo guarisce ogni cosa. Su questi temi si
anima la storia del libro “La ragazza di Teverò”,
edito da Statale 11, editrice e Cinquantuno. it, che
la “creativa” scrittrice di Miglionico Anna
Terlimbacco ha presentato a Matera nella sala
ragazzi della biblioteca provinciale “Tommaso
Stigliani”. Accanto alla lettura e agli
approfondimenti delle pagine del libro, stimolati
dai giornalisti Margherita Agata e Franco Martina,
non è mancata la performance canora della
Terlimbacco che si esibita con alcune canzoni della
musica italiana e straniera. «Questo libro - ha
spiegato la scrittrice lucana -è ricco di esperienze
che mettono insieme passione, libertà, amore,
desideri, prospettive; ho pensato di raccontare la
vita, durante la quale ognuno di noi deve portare
avanti le proprie idee, deve realizzare se stessa,
seguire le proprie sensazioni, le proprie passioni».
La protagonista della storia è Claudette, una
ragazza, che non rinuncia ai suoi sogni, alle sue
idee, al suo grande amore; attorno a questa giovane
donna ruotano altri personaggi, tra cui i componenti
della famiglia: la sorella Marina, il fratello
Livio, mamma Carmela, papà Remo e sopratutto nonna
Lila, una persona importante nella
vita di Claudette. Infatti, se “non fosse stato per
lei, non avrebbe mai incontrato lui”. Durante
l'incontro la scrittrice ha presentato un “panaro”
di vimini con degli oggetti significativi, tra i
quali pennelli per non dimenticare la sua passione
per il disegno, una conchiglia per ricordare il
mare, che Anna ama tanto, e un paio di “fruste” per
evidenziare la sua passione per la cucina. Inoltre,
la scrittrice ha mostrato alcuni suoi disegni e
“altre pagine” di una sensibilità verso la cultura
dell'amicizia e della vita che hanno mostrato un
modo nuovo, ma vero, di presentare gli artisti e i
loro lavori. Presenti alla manifestazione la
famiglia di Anna e il sindaco di Miglionico Angelo
Buono che, dopo essersi complimentato con la
scrittrice per il suo modo di emozionare, grazie
alla sua grande capacità di scavare profondamente
nei sentimenti, ha annunciato un'altra stagione
ricca di eventi all'interno del castello del
Malconsiglio, tra cui anche una prossima
presentazione de “La ragazza di Teverò”. «Educare -
ha proseguito Anna Terlimbacco - significa stimolare
e non trasmettere regole costrittive; c'è la buona
educazione, ma non le imposizioni; ci sono i diritti
e ci sono i doveri; ci sono i sogni e c'è la realtà.
Realizzarsi e vivere sono solo un modo per porre in
essere l'essenza del proprio essere; riuscirci
significa avere l'opportunità di regalarsi e
regalare un po' di serenità. C'è un tu, ma c'è anche
un io, c'è un sé e ci sono anche gli altri. E'
questo il messaggio forte che emerge da questa
storia, in cui i personaggi, soprattutto Caudette,
gridano a chiara voce che bisogna vivere la vita a
colori». Mariangela Lisanti |