MIGLIONICO
- Lo scorso
weekend il
Centro
Provinciale
Recupero
Animali
Selvatici
operante
nella
Riserva
Naturale di
San Giuliano
ha
restituito
la libertà
ad una
meravigliosa
cicogna
bianca (Ciconia
ciconia) che
da due mesi
e mezzo era
in cura
presso le
voliere del
centro. La
storia di
questo
esemplare,
un giovane
di circa 2
anni di età
con
un’apertura
alare di
quasi 2
metri,
iniziò
quando in
una calda
domenica di
agosto il
signor Rocco
Dambrosio,
un materano
appassionato
frequentatore
dell'Oasi,
si accorse
della sua
solitaria
presenza in
riva al lago
notando allo
stesso tempo
la sua
totale
incapacità
di volare
nonostante
le si fosse
avvicinato a
pochi metri.
Capì subito
che qualcosa
non andava e
perciò pensò
di informare
subito gli
operatori
del Centro
Recupero
affinché
facessero
qualcosa per
salvare quel
bellissimo e
raro
animale.
Un'ora dopo,
grazie
all'immediato
intervento
del
responsabile
del Centro
Recupero, la
cicogna fu
raccolta a
pochi metri
dal lago
senza alcuna
difficoltà
facendosi
prendere
semplicemente
con le mani.
Alla visita
veterinaria
effettuata
il giorno
dopo dal
dottor Vito
Tralli venne
diagnosticato
uno stato di
estrema
debilitazione
e magrezza,
probabilmente
dovuto ad
intossicazione
alimentare,
che le
impediva di
reggersi
sulle zampe
e di
nutrirsi da
sola per un
lungo
periodo. Le
cicogne
bianche si
alimentano
di una
grande
varietà di
prede
(roditori,
anfibi,
rettili,
invertebrati)
che
ricercano
frequentemente
anche nelle
aree
coltivate
delle
pianure e
lungo i
fiumi ove
purtroppo i
veleni di
ogni tipo (pestici,
anticrittogamici,
rodenticidi)
entrando
nella catena
alimentare
determinano
intossicazioni
e spesso
morte per un
gran numero
di animali
di varie
specie.
«Dopo un
lungo e
difficile
periodo di
cure, di
alimentazione
assistita e
di
successiva
riabilitazione
in
un'apposita
voliera di
15 metri di
lunghezza
finalmente è
stato
possibile
riportare
nel suo
habitat
naturale la
Cicogna.
Abbiamo
deciso di
liberarla -
spiega
Matteo
Visceglia,
responsabile
del Cras -
nella più
assoluta
tranquillità
in una
immensa area
prativa
posta sul
versante
sinistro del
lago di San
Giuliano
nella zona
in cui il
Bradano si
immette nel
lago. Dopo i
primi minuti
di
incertezza
dovuti al
nuovo
ambiente la
cicogna ha
preso il
volo
stimolata ed
indirizzata
da noi che
eravamo lì
soprattutto
per aiutarla
a
riabituarsi
nuovamente
alla sua
libertà. La
Cicogna
bianca in
Basilicata è
considerata
migratrice
regolare,
estivante e
svernante
irregolare;
mai finora
però ne è
stata
accertata
una
riproduzione,
nonostante
non manchino
siti idonei.
In alcune
regioni
italiane da
alcuni anni
sono stati
avviati con
successo
specifici
progetti per
stimolare la
sosta e la
nidificazione
di questa
specie che
attualmente
conta un
centinaio di
coppie molte
delle quali
hanno
utilizzato
piattaforme
artificiali
installate
su tralicci,
pali e altre
strutture
molto alte.
Il nostro
Centro
Recupero è
disponibile
ad avviare
analoghe
iniziative
in
Basilicata
(come già
fatto in
Calabria e
Puglia) in
collaborazione
con la
Provincia di
Matera, la
Regione
Basilicata,
gli enti
gestori
delle aree
naturali
protette ed
esperti che
già operano
a livello
nazionale
per la
tutela e la
conservazione
di questa
straordinaria
regina del
cielo che
nei luoghi
in cui è
presente
rappresenta
un vero e
proprio
richiamo per
tanti
turisti,
appassionati
naturalisti
e fotografi
».
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