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Margherita Lopergolo

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MARGHERITA LOPERGOLO
8 Giugno 2014
I° Dialogo sull'alimentazione e la salute
‘Curare mangiando: la gastronomia a tutela della salute'
di Margherita Lopergolo

ALTAMURA. Il 6 Giugno al teatro Mercadante di Altamura si è tenuto il primo dialogo sull’alimentazione e la salute: un talk show per scambiarsi conoscenze, esperienze, per promuovere la prevenzione e uno stile di vita sano. La nostra alimentazione è molto diversa da quella dei nostri nonni : oltre a consumare più cibo e ad avere uno stile di vita tendenzialmente più sedentario, afferma Nicola Cirrottola, dirigente internazionale Wasca International, oggi si hanno a disposizione una grande quantità di alimenti industriali, ovvero cibi pronti e confezionati da qualcuno che li pubblicizza e li vende con un marchio. Il loro consumo è aumentato anche grazie a massicce campagne pubblicitarie, insieme al variare delle condizioni sociali, e all’abbandono progressivo e diffuso dell’abitudine a produrre da sé il proprio cibo e a cucinare in casa. Parallelamente le associazioni che si occupano di salute pubblica da anni segnalano un preoccupante aumento delle cosiddette malattie non trasmissibili, come obesità, malattie cardiovascolari, diabete, tumori, malattie del sistema immunitario , malattie legate alla sfera psico-sociale e ci dicono anche che queste malattie sono imputabili a stili di vita e a inquinamento ambientale.
I nostri corpi sono quotidianamente esposti a migliaia di sostanze che si muovono nell’ambiente ecologico in modo per lo più impercettibile. Una gran quantità di queste sostanze sono tossiche e possono provocare: semplici malori di piccola entità, intossicazioni acute più serie, veri e propri casi di avvelenamento con esiti fatali, malattie degenerative gravi. Queste sostanze possono muoversi nell’ambiente in modo , per così dire, passivo, cioè per mezzo dei normali fenomeni di diffusione ambientale degli inquinanti nelle matrici naturali (aria, acqua, suolo). Oppure, in alternativa, possono muoversi attivamente, vale a dire attraverso le reti alimentari che governano la circolazione eco sistemica della materia organica e dell’energia biochimica prodotte nella fotosintesi. Nel primo caso i rischi per l’uomo sono determinati dalle classiche esposizioni di tipo ambientale. Nel secondo caso i rischi per l’ uomo sono determinati primariamente da esposizioni mediate dai prodotti alimentari di cui l’uomo si nutre. Il dottor Giacomo Vesia, oncologo, ha analizzato questo aspetto, fornendo un’analisi approfondita della dimensione dei tumori sul territorio pugliese, dimostrando che dove c’è uno stile di vita salubre le malattie sono in diminuzione.
L’alimentazione ha un ruolo fondamentale come fattore protettivo della nostra salute, ha sostenuto la dottoressa Marina Susi, oncologa dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Matera.Si è parlato dell’importanza della prevenzione basata su tre livelli l’alimentazione, la più sana possibile, la cosiddetta dieta mediterranea con regolare attività fisica ,visite mediche eseguite per tempo e quando la malattia ha preso piede, seguire il malato nella riabilitazione psichica, infermieristica e sociale.
Una testimonianza interessante è stata quella della scrittrice di Montescaglioso , Vita Rossetti, che ha messo a nudo nel suo romanzo ,’Tra tante storie la mia’ , il suo vissuto di dolore nello scoprire, combattere e debellare il mostro del cancro al seno. Sul tema del sostegno psicologico nelle malattie rare è intervenuta la dottoressa Olimpia Quattromini, presidente associazione malattie rare dell’Alta Murgia.
Al talk shaw ha preso parte anche l’associazione V.A.S onlus di Montescaglioso (Angelo Casamassa, Cosimo Giannotta, Margherita Lopergolo) che ha portato il messaggio che sta diffondendo in tutte le piazze italiane: un’alimentazione sana è indispensabile e necessaria per garantire la salute dei bambini ed è possibile solo in un ambiente sano e grazie a pratiche agricole ecologiche. La stretta connessione del trinomio alimentazione-salute-ambiente, ha affermato la dott.ssa Lopergolo, ha fatto nascere l’urgenza di una riflessione e la scelta di dedicare, nel 2014, la IX edizione della Giornata Nazionale Mangiasano all’alimentazione dei bambini e l’allattamento al seno. Di fronte alla drammatica situazione per cui , a causa dell’inquinamento delle catene alimentari, la madre può, inconsapevole trasmettere veleni accumulati nel tempo, ai propri figli, dobbiamo imporre criteri produttivi rispettosi dell’ambiente ed eticamente accettabili. Le attività industriali, la produzione di energia, i trasporti, l’insensato uso di bruciare rifiuti, come negli inceneritori,l’agricoltura industriale, basata su pesticidi e fertilizzanti di sintesi, producono e disperdono sostanze gravemente pericolose per la nostra salute e, soprattutto per quella dei nostri figli. E delle prossime generazioni. Occorre ripristinare in agricoltura e negli allevamenti un uso sostenibile delle materie prime senza compromettere i cicli naturali, per garantire ai cittadini prodotti di qualità. Ciò richiede un attento controllo di tutta la filiera produttiva e la possibilità di individuare eventuali punti critici. La qualità e la sicurezza del cibo dipende dagli sforzi di tutte le persone coinvolte nella complessa catena della produzione agricola, della lavorazione, del trasporto, della preparazione e del consumo. È questo l’esempio di Vincenzo Benvenuto della Pasticceria del Viale che prepara prodotti a basso indice glicemico, del direttore Leonardo Picerno di ‘Latte Amico Mio’ di Altamura, che ha parlato della legislazione italiana a tutela igienico sanitaria degli alimenti, e della Masseria San Francesco di Montescaglioso che alleva suini neri allo stato brado. Per mantenere la qualità e la sicurezza degli alimenti in tutta la catena alimentare sono necessarie ,da un lato procedure operative per garantire la salubrità dei cibi, dall’altro , sistemi di monitoraggio per garantire che le operazioni vengano effettuate correttamente. Il modo migliore per essere certi della sicurezza del cibo rimane quello di informarsi su come è avvenuta la produzione alimentare , privilegiando prodotti da agricoltura biologica e a ciclo corto come ha sostenuto il dottor Di Benedetto,presidente del Consorzio di Campo
E’ necessario , come ha sostenuto il prof. Avvocato Enzo Colonna, docente di diritto privato, riconsiderare il concetto di proprietà della terra, pensando di essere beneficiari di un bene comune da salvaguardare. Concetto che è stato abilmente tradotto in versi dal poeta ingegnere di Miglionico , Emanuele Canterino, che ha cantato la ‘Gaia Terra’. Il primo dialogo sull’alimentazione presentato dalla dott.ssa Maria Caserta, moderata dal dottor Filippo Rella, si è conclusa con i saluti del dottor Polignieri , fiduciario Slow food.
Margherita Lopergolo

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