MIGLIONICO.
Sabato 24maggio nella sala consiliare del
palazzo della provincia si e 'tenuta la
cerimonia di premiazione del concorso
letterario 'Una cartolina daMatera' indetto
dall'associazione Matera poesia1995. Tra i
vincitori una giovane studentessa
miglionichese della classe III A del liceo
artistico Carlo Levi di Matera, Michela
Trotti. La studentessa si e
'classificata tra i fuori concorso,insieme
alla compagna di classe Serena Forte, per
non aver rispettatol 'anonimato. Ma,dato il
valore dell'elaborato,intitolato 'L 'immortalita'
di un attimo', Michela Trotti e' stata
premiata con gradimento del pubblico. Di
notevole valore la poesia vincitrice del II
posto sezione tema libero, 'Inconfessabile
amore' del poeta di Grottole Carmelo Caldone.
Margherita Lopergolo
Michela Trotti (miglionichese) è nata
a Matera il 26 maggio 1996 e frequenta il
Liceo Artistico "Carlo Levi"
L’ immortalità Di un attimo.
Penso all’immortalità come al gioco di un
attimo,
punti rapidi di stelle che bramano crescere.
Una candela che consuma il tempo,
mentre mostra la sua bellezza
in un buio che mai finirà mostrarsi
inquietante e rassicurante.
Potrò sentirmi immortale ora con il brivido
che dalla mia anima
attraversa le mie mani e si scaglia su un
pezzo di carta.
Sono immortale quando bramo e spero
in un crescere di passione e amore fondersi
nel mio corpo
usato come oggetto di trasporto.
Posso sentirmi immortale grazie ad un
sorriso,
eguale ad un tocco di angelo che libera
l’anima
da ogni prigione di ossessione e paure.
Mi sento immortale pensando al mondo,
sapendo che è già morto pur esistendo.
Esistono punti immortali,
punti che dileguarsi non potranno mai nella
storia di ognuno. Pur vedendo la coda di una
vita consumarsi,
in realtà il tempo non esiste.
E’ un alternarsi di emozioni e di
esperienze,
una stanza immensa che si può arricchire
oppure no.
Il tempo è fantasia ,magia e aspirazione, un
sogno, un incubo o il nulla.
Un attimo può essere immenso come un brivido
che si ricorda a fondo.
Non esiste la parola fine,
perché io ora mi sento immortale e immensa
pensando a te.
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CARMELO CALDONE
L’incofessabile amore
I tuoi occhi cercavano la luce nei miei
occhi
e la città a sera sui nostri corpi
riponeva le sue ali stanche.
Te ne andavi con la scia del mio cuore
nelle galere della ragione.
Quale sensazione così grande m’avvolgeva
mentre i fiumi della mia disperazione
cercavano il mare.
Non posso confessarti d’amarti
perché non ti completerei d’infinito.
Le nevi si sciolgono
e le piogge si dissolvono
ma questo amore inconfessabile
è un sole che si ferma all’alba
è un vento che non porta gelo
è un amore più grande dell’amore stesso.
Te ne andavi nelle strade dei miei pensieri
mentre t’involavi di paura
nei cieli annuvolati dall’ignoto.
Meglio lasciarti il dubbio della mia chimera
che concludere insieme un arrivo su questa
terra,
chiuderebbe il ciclo di un grande fiore
ma…poi tutto ci ritorna chiaro nella vita
come un quadro stampato nei nostri occhi
altrove.
Tutto ci ritorna chiaro
nell’ora che leghiamo la superba follia
alle grate dei nostri sogni… |