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ED. G.
25 Settembre 2013 |
Tantissimi gli ospiti che
animeranno la seconda giornata della rassegna
Lavoro, la visione di Scarcia
Al Fondi Film Festival Fautore del
«Dizionario a tempo determinato»
(Leggi
dalla pagina del giornale) |
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FONDI.
E' sempre sulla scia del capolavoro di Tornasi di
Lampedusa che il Fondi- filmFestivai prosegue, dando
il via alla seconda giornata con la proiezione del
primo lungometraggio di fiction di Roberto Andò, il
manoscritto del Principe», un film che racconta la
vita del grande scrittore siciliano ma focalizza in
particolare fl rap-porto di competizione
intellettuale tra due sarà discepoli: Guido Lanza,
aristocratico brillante e appassionato di musica, e
Marco Pace, ragazzo della media borghesia con un
notevole talento e una forte curiosità letteraria.
La proiezione è prevista per le ore 17, negli spazi
dell’Auditorium U programma odierno si compone di
più voci e vede protagonisti ospiti molto
interessanti, a partire da quel giovane regista di
Latina, Vincenzo Notaro, che si confrontai con il
pubblico nell'ambito della sezione «Paesaggio
Audiovisivo Pontino». L’occasione è data dalla
proiezione del suo documentario, «Mani fasciate»,
dedicato alla vicenda umana e sportiva di Mario
Pisanti, pugile professionista di Latina che poco
prima della partecipazione alle Olimpiadi del 2004
rimase vittima di un incidente stradale. Pisanti
ricominciò ad allenarsi e tornò a combattere quattro
anni dopo. Lo sguardo di Notaro non si sofferma solo
su Pisanti, ma inevitabilmente va oltre, e illumina
il bello e il brutto del mondo dello sport, del
pugilato, indagato con particolare cura fino a
diventare anch’esso centro della storia. Un film che
si muove su più livelli, uno dei quali è il
capoluogo pontino, sfondo in cui tutto avviene ma
anche «provincia» con i suoi ostacoli e i suoi
limiti capaci di frenare i sogni di uno sportivo. Q
film ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti a
livello nazionale e intenazionale.
Grande attesa per l’appuntamento di «Immagini del
lavoro» che. alle 19.30, nelle sala convegni del
Palazzo Caiani, pone al centro del dibattito un tema
di pressante attualità «Disoccupazione»,
«precariato» sono termini tristemente ricorrenti e
Gabriele Scarda li affronta nel suo libro
«Dizionario a tempo determinato» di cui si discuterà
oggi il giornalista lucano offre al lettore
un'indagine antropologica molto curiosa, che
racchiude in un’opera satirica che mota intorno ad
un interrogativo: «Lavoriamo per vivere o viviamo
per lavorare?», per poi arrivare ad ipotizzare il
non-lavoro come probabile ultima frontiera per la
new generation. I toni sono satirici ma 0 libro non
è affatto banale, anzi, gli spunti per un confronto
sono innumerevoli. E non à un caso che la direzione
del Festival abbia voluto imitare insieme a Scarcia
anche Giorgio Benvenuto, già se-gretario nazionale
della Uil e attualmente Presidente della Fondazione
Bruno Buozzi.
Il libro à edito da Palombi e si avvale delle
illustrazioni di Davide Manzi, vignettista di Itri.
«Il nostro è uno strano Paese - leggiamo sulle note
di presentazione -, il posto fisso è demonizzato,
scansato, evitato o al contrario ricercato come oro
da pionieri, e al primissimo, di 'posto', c’è un
articolo della Costituzione, il più contraddittorio
e più importante della cultura repubblicana
italiana, ovvero quello che esplicita il fondamento
di uno Stato basato sul lavoro. Dove la libertà
personale dovrebbe valere più di una tredicesima e
mille responsabilità».
La seconda giornata del festival si concluderà con
la presentazione della neonata Associazione Libero
de Libero e la successiva proiezione del
cortometraggio «Carnea Oscura». Alle 21.15 un altro
interessante incontro vedrà dialogare il direttore
artistico del Festival, Marco Grossi, il Presidente
della Latina Film Commission Rino Piccolo e il
regi-sta canadese Dev Khanna che ha firmato il film
«Fondi 91», proiettato oggi in alta definizione in
anteprima europea.
Abbiamo già parlato di questo lungo- metraggio
girato nella città pontina e del cast che lo
interpreta. Tra i giovani attori americani e
canadesi (e in piccoli ruoli anche giovani fondani,
alcuni dei quali ingaggiati per svolgere diversi
compiti nell’ambito delle riprese) spicca la
presenza di un «big», Remo Girone, nella parte del
padre di una ragazza del posto che ha il volto
dell’attrice di Latina Serena Iansiti.
ED.G. |
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Antonio
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