MIGLIONICO
- Metti una sera d’estate in piazza a parlare del futuro
della regione Basilicata e soprattutto della Provincia
di Matera. L’ultimo appuntamento della festa del Pd a
Miglionico si è chiuso domenica sera,con una frase che
il Governatore Vito De Filippo, lancia quasi a mo’ di
“strillo” di giornale: «Il 2012 per la Basilicata sarà
l’anno dell’unità». Il fattore tempo, ormai, sembra
essere la variabile decisiva con la quale tutti devono
confrontarsi. In sette sul palco (allestito alle spalle
della chiesa che ospita il Polittico di Cima da
Conegliano ,ndr.) hanno affrontato il tema caldo
dell’estate: la cancellazione, anzi il riordino delle
Province secondo il modello imposto dalla spending
review del premier Monti. Il consigliere regionale
Giuseppe Dalessandro e la segretaria cittadina del Pd,
Linda Tubito sottolineano il ruolo del confronto
pubblico e del momento storico che il Paese sta vivendo
e nel quale è fondamentale affrontare temi spinosi come
questo. «Io ritengo che questa sfida per l’unità la
possiamo vincere», dice Vito De Filippo, «dobbiamo
sapere cosa rappresenta questo decreto che sarà
approvato entro qualche giorno dalla Camera e del quale
dovremo fare un riordino. Detto che non ci piace e non
lo condividiamo, bisogna dire anche che c’è e quale è la
direzione nella quale muoverci tutti insieme attraverso
la Conferenza delle autonomie che è l’organismo primo
che dovrà occuparsi di questa questione. Credo che la
direzione nella quale muoverci sia quella di un
equilibrio della Regione». Il riferimento del Presidente
De Filippo che non ha esplicitato un risultato ma
indicato un percorso portava dritto, è parso chiaro
all’interno del dibattito, a quella proposta di
Provincia unica a Matera con Potenza capoluogo di
Regione cheè contenuta in una serie di iniziative degli
ultimi giorni ed in particolare ad una recente proposta
dei quattro consiglieri regionali materani del Pd. Una
proposta che probabilmente gode, a tutto campo, in
Consiglio regionale di un ampio consenso e sulla quale
anche il presidente della Regione è sembrato spendersi a
chiare lettere a Miglionico. Il grande assente della
serata è invece il presidente della Provincia di Matera,
Franco Stella che fa sentire tutto il peso specifico
della sua mancanza nonostante una giustificazione
ufficiosa di tutto rispetto (un matrimonio concomitante,
ndr.) e pur con il vice presidente Giovanni Bonelli che
chiarisce «La battaglia che stiamo portando avanti non
difende postazioni, ma il territorio. Le Province sono
il costominore dei conti dello Stato -ha aggiunto - con
i loro 11 miliardi di euro rispetto ai 182 delle
amministrazioni centrali. Ci sono 7000 enti - ha
ricordato inoltre - che hanno un costo di circa 7 mld di
euro. La Provincia è un ente intermedio». Riflessione e
analisi attenta degli strumenti a disposizione sembrano
essere la parola d’ordine della serata a condizione,
però, che la Regione possa democraticamente e
efficacemente far ricorso a tutte le possibilità per
affrontare attraverso la Conferenza delle autonomie, il
modo migliore per uscirne. Nessuno si fa false illusioni
anche se c’è chi accusa politiche antimeridionaliste e a
filosofie secessioniste in grado di mutare, a pochi mesi
dall’anno dell’Unità d’Italia, la mappa geopolitica del
Paese. Vito Santarsiero, Vincenzo Folino, Salvatore
Adduce, Vito De Filippo, Piero Lacorazza ,Giovanni
Bonelli e Vincenzo |Santochirico parlano, spiegano,
analizzano, profetizzano. Nessuno può negare che quel
decreto cambierà la storia, nel bene e nel male, che
modificherà sostanzialmente il modo di pensare e
progettare le istituzioni anche se ancora il
Governatore, provocato dal presidente della Provincia di
Potenza a spiegare le ragioni del tentennamento sul
ricorso alla Corte Costituzionale, lo chiarisce
sostenendo che, se proprio sarà necessario, il consiglio
verrà chiamato a decidere su questo passaggio. Lacorazza
non lascia spazio a false illusioni quando dice che il
Paese ha bisogno di recuperare efficienza, di risanare i
conti. «Non si possono rosicchiare spazi di
partecipazione democratica - avverte. Nessuno, in
sintesi, se la sente di bollare con un aggettivo
positivo questa decisione del Governo, come confermalo
stesso Enzo Santochirico che in queste settimane
prosegue il suo tour estivo a sostegno del nuovo Statuto
regionale. Proposta unitaria, coinvolgimento delle
comunità, spiega il consigliere e presidente della
commissione, richiamando la classe dirigente regionale a
farsi carico di una scelta che il Governo ha
colpevolmente approvato senza tenere in alcuna
considerazione le singole realtà. Vito Santarsiero torna
sui temi che contribuiscono a remare contro un «La
cultura che si oppone al Dna del Paese che vede , però,
gli enti locali al centro dello sviluppo». Per il suo
omologo materano il nodo sta tutto attorno al processo
che il Governo sta portando avanti con l’accelleratore e
che, se questa vicenda si concretizzerà, ci farà vivere
una situazione anomalae per la Provincia rappresenterà
una condizione particolare». Vincenzo Folino prende la
parola per un richiamo ai fondamentali dell’unità
politica e democratica. «Ci vuole grande prudenza- dice
- e grande attenzione. Pensando alla scarsa efficienza e
alla spesa pubblica eccessiva, rischiamo di tagliare
dove c’è bisogno - e poi pronuncia la parola chiave -
Dobbiamo trovare la via d’uscita nella concertazione".
Antonella Ciervo
IL
COMMENTO | La necessità d’esser e al passo con i tempi
NON
piace a nessuno ma è praticamente una realtà. Il voto
della Camera dei deputati sulla spending review,
probabilmente scontato perchè condizionato dalla
fiducia, darà il via libera definitivo al decreto che
sancisce il riordino delle Province ed il venir meno per
mancanza dei requisiti minimi, anche di quella di
Matera. La Basilicata rimane con una Provincia unica e
questo non sarà più tra qualche ora oggetto di
dibattito. Quello che invece è nuovo ed interessante è
come la Regione che dovrà gestire questo riordino
intende comportarsi ed a quale obiettivo vuole giungere.
Qui le parole del presidente della Regione Vito De
Filippo pronunciate nell’ambito di una festa di partito
a Miglionico sono il chiaro segno della direzione da
prendere.Nonsolo del fatto che i prossimi mesi saranno
quelli delle scelte, del futuro, della nascita
probabilmente di qualcosa di nuovo. Ma anche la
necessità di non accentrare, accorpare, unire tutto
sotto un’unica voce ma cercare di vincere «la sfida per
l’unità della regione» come la ha enfaticamente definita
lo stesso De Filippo. La strada è quella indicata
qualche giorno fa dai consiglieri regionali del Pd in
una nota è quella che porta ad una Provincia unica a
Matera e ad un capoluogo di Regione cioè Potenza. Non
basterà probabilmente, di suo, a mantenere e confermare
un approccio unitario di una nuova Basilicata che sta
nascendo ma eviterà probabilmente di accumulare quei
problemi e quelle divisioni di cui oggi non c’è
assolutamente bisogno. De Filippo è parso deciso a
seguire questa strada, non ha chiuso la porta al ricorso
alla Corte Costituzionale ma quello è un risultato che
arriverà, se arriverà, a prescindere dal ricorso lucano.
L’idea sulla quale lavorare sembra un’altra, sembra
quella della Provincia unica e dell’equilibrio
all’interno della regione. Su come poi verrà questo
risultato lo capiremo presto.
p.quarto@luedi.it
|