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TONINO DI TORRE DI FINO
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30.06.2012 |
Salviamo il
dialetto |
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MIGLIONICO.
"Per tante generazioni del nostro paese arrivare a
parlare e a scrivere più o meno correttamente in
Italiano è stato a volte un vero è proprio calvario.
Tante carriere scolastiche si sono infrante di fronte a
questa difficoltà. Naturalmente non era colpa del
dialetto ma del contesto sociale ed economico in cui si
viveva.
A partire dagli anni '60 con il diffondersi di nuovi
mezzi di comunicazione di massa come la radio/la
televisione/ il cinema e con il miglioramento delle
condizioni economiche, la situazione è nettamente
cambiata. Tanto che ora è il nostro dialetto che rischia
di diventare una lingua "morta" Le nuove generazioni
infatti anche in casa usano sempre meno il dialetto per
dialogare. Non siamo nostalgici del passato e sappiamo
bene quanto sia importante capire e farsi capire
correttamente; anzi oggi è più che mai indispensabile
affiancare alla lingua italiana almeno una o due lingue
straniere per avere più opportunità di lavoro o per
potere viaggiare liberamente.
Tutto questo però non deve comportare necessariamente la
scomparsa del nostro dialetto. Sarebbe grave se ciò
accadesse perchè si perderebbe gran parte della nostra
cultura, delle nostre tradizioni e quindi della nostra
stessa memoria storica.
E allora? lancio due inviti. Uno a tutti i
Miglionichesi vicini e lontani. Proviamo a scrivere
racconti di vita, vecchi e nuovi in dialetto. Scrivere
in dialetto non è affatto facile anche perchè non ci
sono molti precedenti e non c'è ancora una grammatica
condivisa.
Scriviamo ed inviamo i nostri racconti (non molto
lunghi) al prof. Labriola presso il sito
www.miglionicoweb.it sul quale il professore
ha già raccolto del materiale molto interessante che, se
consultato, può aiutare. Si cercherà di apportare poi
eventuali correzioni, raccogliere suggerimenti e
soprattutto sarà curata una raccolta di tutto quello
che noi avremo inviato.
Il secondo appello è rivolto alla Pro.Loco, che
sta operando egregiamente nel tentativo di rilanciare e
conservare le nostre più genuine tradizioni. Istituire
un simbolico premio letterario per il più bello racconto
dell'anno scritto in dialetto in occasione della sacra
della Madonna della Porticella, ancora così sentita dai
Miglionichesi. Tonino di Torre di Fino |
Created by
Antonio
Labriola - 10
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