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Il Quotidiano della
Basilicata
26.06.2012 |
Miglionico. Giovedì 28 giugno la consegna delle
chiavi ai santi patroni, Pietro e Antonio
Al
banchetto con i baroni
Ricostruzione multimediale per i visitatori del
castello del Malconsiglio |
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MIGLIONICO
- I patroni di Miglionico attendono le chiavi della
città come tradizione vuole. Uno dei riti, il più
simbolico, che ogni anno si ripetere durante i
festeggiamenti miglionichesi, anzi in apertura di
questi, in onore dei santi patroni del paese, Pietro
e Antonio, giovedì 28 giugno darà appunto il via
alle celebrazioni religiose e civili: la "Consegna
delle Chiavi della Città ai Santi Patroni".
L'accoglienza delle autorità è prevista per le ore
17.30, presso il Castello del Malconsiglio, punto da
dove partirà il corteo che avrà termine nella chiesa
di santa Maria Maggiore. Dalla Congiura al
Polittico, se si volesse dar cenni di storia e arte;
il rito, comunque, precede la processione per
sant'Antonio di Padova, fissata per le 19.30. Ai
visitatori che approderanno sul suolo miglionichese
già dai prossimi giorni, si può ricordare che
potrebbe esser l'occasione giusta per una
perlustrazione del territorio da ripetere nel
periodo estivo. Entro luglio, tra le altre cose, il
Castello che fu teatro della "congiura dei baroni"
del 1485, dovrebbe tornare a esser pienamente a
disposizione della fruizione collettiva. Nuove
tecnologie saranno al servizio della cultura. Con
un'istallazione multimediale, infatti, che avrà
proprio il compito di narrare "la storia di Re
Ferdinando di Napoli e dei suoi aspiranti aguzzini",
tra l'altro già esplorata, in anteprima,
dall'agenzia di stampa Adnkronos. Le parole del
sindaco Buono, per questo progetto in realizzazione,
sono state entusiastiche: «Siamo nella fase finale
dei test, ma praticamente a tutti gli effetti
pronti, l'incunabolo miniato in touch screen che da'
inizio alla storia, nella prima sala. Il percorso
video con la rappresentazione della vicenda della
congiura e dei suoi protagonisti; la ricostruzione
della sala del banchetto. Una lunga tavola
riccamente bandita e apparecchiata secondo le usanze
del tempo (non ci sono le forchette perché si
mangiava con le mani, mentre i coltelli avevano la
punta della lama rivolta verso il commensale), con
tutti gli invitati seduti. Nelle sedie vuote si
possono sedere i visitatori che, una volta preso
posto, saranno coinvolti in una ricostruzione audio
e video delle conversazioni che si poterono svolgere
in quell'occasione. Fino all'epilogo della vicenda
». Un viaggio nel tempo del tutto particolare.
Nunzio Festa
provinciamt@luedi.it |
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Antonio
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