MIGLIONICO.
"Quando l’alunno diventa maestro. Nella fattispecie, l’alunno in
questione è Antonio Centonze. Anno scolastico 1972/73: allora,
Antonio, oggi cinquantenne, era un bambino di sette anni e
frequentava la seconda classe della scuola elementare di
Miglionico. All’epoca, chi scrive, sebbene per un solo anno, se
ne prese cura come maestro. Il sottoscritto era un insegnante
di 22 anni, all’esordio della carriera. Insieme cominciavamo a
“camminare” nelle rispettive carriere: io in quella di
insegnante; lui come alunno dotato di una spiccata intelligenza,
alle prese con la conquista delle prime abilità di lettura e
scrittura. Oggi, a distanza di 42 anni, Antonio è un brillante
professionista (diploma da perito industriale), genio
dell’informatica. E’ coniugato con la signora Grazia Sabino ed è
padre di due figli: Federica di 12 anni e Giovanni di 20 anni.
Quest’ultimo, dopo aver conseguito la maturità liceale col
massimo dei voti, è studente universitario, futuro medico
veterinario. Da alcuni anni, Antonio ha scoperto una nuova
vocazione: è quella del giornalista. Scrive per il “Quotidiano”.
Inoltre, da un paio di anni è diventato anche inviato speciale
di una radio privata, “Radio Color” e, nel pomeriggio della
domenica, racconta le partite del Miglionico con la disinvoltura
del cronista di razza, alla Sandro Ciotti. E’ un mostro di
bravura: capace di giudizi folgoranti e sempre appropriati;
parla in modo pacato, in modo divino. E non perché abbia doti
divine. Semplicemente: con le parole esprime la sua dote di
sempre, quella più spiccata: l’intelligenza. Oltre ad essere
bravo, è un giornalista indipendente, con la schiena dritta. E’
un libero pensatore, senza alcun “guinzaglio”. Sa essere
indipendente da tutto e da tutti, tranne che dalla sua testa che
è ricca di scienza e creatività. E’ una fonte imprescindibile di
notizie. Arriva sempre prima: proprio come faceva da alunno:
pensava, alzava la sua manina e parlava, spiegando ciò che
sapeva. Fisicamente, anche quando non sembra essere tirato a
lucido, per il fascino del suo sguardo, assomiglia ai divi del
cinema. Ispira simpatia: da giovane, le ragazze impazzivano per
lui. La sua è una vita di luci: è altruista, umile, sempre
pronto ad aiutare chi ha bisogno e gli chiede aiuto . E’ un
privilegio averlo come amico". Giacomo Amati |