MIGLIONICO
(MATERA), 20 ottobre 1892 - 6 settembre 1972
“Francesco Paolo Marinaro nacque il 20 Ottobre 1892 a Miglionico, da Pietro Antonio e Maria Gaetana Dimarco.
Partecipò alla prima guerra mondiale combattendo sul
Piave. Dopo la laurea in giurisprudenza, fu eletto
sindaco del suo paese per pochi mesi, dal 1921 al 1922.
Trasferitosi nella capitale per intraprendere la
carriera di magistrato, venne eletto nel collegio Roma
XX per la lista Blocco Nazionale della Libertà. Il 20
luglio 1946 si riunì per la prima volta la Commissione
per la Costituzione, detta anche dei 75, incaricata di
elaborare un progetto di Costituzione.
Dopo aver assolto all’elezione del presidente Meuccio
Ruini, dei tre vicepresidenti, Terracini, Tupini e
Ghidini, fu la volta dei tre segretari, tra i quali
spiccava il nome di Francesco Marinaro. Vestì la carica
di segretario per i seguenti uffici parlamentari: alla
Commissione per la Costituzione, alla Terza
Sottocommissione e alla Commissione per l’esame delle
domande di autorizzazione a procedere in giudizio. Fu
componente dei seguenti organi parlamentari: Comitato di
redazione; Commissione speciale per l’esame delle leggi
elettorali; Commissione speciale per riferire sul
disegno di legge che modifica la elezione della Camera
dei deputati; Commissione speciale per riferire sul
disegno di legge riguardante norme per la compilazione
delle liste elettorali nella provincia di Gorizia;
Commissione speciale per l’esame del disegno di legge
che detta norme per la limitazione temporanea del
diritto di voto ai capi responsabili del regime
fascista; Seconda commissione per l’esame dei disegni di
legge.
Il professore di Istituzioni di diritto pubblico
dell’Università la Sapienza di Roma Vincenzo Atripaldi,
sottolinea del costituente lucano: “L’on. Francesco
Marinaro di Miglionico, nell’Assemblea Costituente,
svolse un ruolo rilevante nell’ elaborazione dell’art.47
della Costituzione Repubblicana (“La Repubblica
incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme;
disciplina, coordina e controlla l’esercizio del
credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla
proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta
coltivatrice e al diretto e indiretto investimento
azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”).
Proprio per le sue doti di economista, occupò il posto
di Capo del Personale nella Banca d’Italia. Si spense a
Roma il 6 settembre 1972.” Gabriele Scarcia
Laurea in giurisprudenza; avvocato
Eletto nel collegio XX (ROMA)
Lista di elezione: Blocco Nazionale della Libertà
Proclamato il 28 giugno 1946
Elezione convalidata il 12
settembre 1946
Vincenzo Atripaldi, professore di Istituzioni di
Diritto Pubblico presso l'Università la Sapienza, Roma: "L'On.le
Francesco Marinaro di Miglionico, nell'Assemblea Costituente, svolse un ruolo rilevante nell'
elaborazione dell'art.47 della Costituzione Repubblicana".
Art. 47 della Costituzione Repubblicana:
"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in
tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla
l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio
popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà
diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento
azionario nei grandi complessi produttivi del Paese"
Iscritto ai gruppi parlamentari:
|
dal 15 luglio 1946 al 17 gennaio 1947 |
|
dal 17 gennaio 1947 al 31 gennaio 1948 |
Uffici parlamentari:
Segretario della |
dal 19 luglio 1946 al 31 gennaio 1948 |
Segretario della |
dal
19 luglio 1946 al 31 gennaio 1948 |
Segretario della |
dall'11 settembre 1946 al 31 gennaio 1948 |
Componente
di organi parlamentari:
dal 19 luglio 1946 al 31 gennaio 1948 |
dal 5 maggio 1947 al 31 gennaio 1948 |
dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948 |
dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948 |
dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948 |
dal 24 settembre 1946 al 31 gennaio 1948 |
Termine del mandato:
31 gennaio 1948
Dal sito web
della
Camera dei Deputati
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"Si intitoli un'opera pubblica alla memoria del concittadino ed
economista Marinaro"
(G. Amati - La Gazzetta del Mezzogiorno
del 21.07.16)
MIGLIONICO.
All’economista e parlamentare miglionichese, Francesco
Paolo Marinaro (nato a Miglionico il 18 novembre 1892 e
morto a Roma il 6 settembre 1972, all’età di 80 anni),
uno dei “Padri” della Costituzione della Repubblica
italiana, va intitolata un’opera pubblica del nostro
paese. La mozione-proposta in tal senso è stata
presentata, nei giorni scorsi, all’attenzione del
sindaco Angelo Buono (Pd) e del Consiglio comunale, da
parte del gruppo consiliare di minoranza del M5S.
“Quando si parla di Costituente, per quanto riguarda la
Basilicata – si legge nella proposta di delibera firmata
dai tre consiglieri comunali “grillini” – il pensiero
corre immediatamente al senatore a vita Emilio Colombo.
Ma c’è anche un’altra figura che andrebbe ricordata: è
quella dell’on. Francesco Paolo Marinaro, nato a
Miglionico da Pietro Antonio Marinaro e Maria Gaetana
Dimarco. Partecipò alla prima guerra mondiale,
combattendo sul Piave. Dopo aver conseguito la laurea in
giurisprudenza, fu eletto sindaco di Miglionico e
amministrò il paese per pochi mesi, dal 1921 al 1922.
Trasferitosi a Roma per intraprendere la carriera di
magistrato, fu eletto deputato nel collegio “Roma XX”
per la lista “Blocco Nazionale della Libertà”. Quale
segretario, dal 20 luglio 1946, fece parte della
commissione parlamentare incaricata di elaborare la
“Carta Costituzionale” della Repubblica italiana. A
riguardo, il prof. di “Istituzioni di diritto pubblico
dell’Università “La Sapienza” di Roma, Vincenzo
Atripaldi sottolinea che “l’on. Francesco Paolo Marinaro
svolse un ruolo rilevante nell’elaborazione dell’art. 47
della Costituzione che così recita: “La Repubblica
incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”.
In virtù delle sue doti di economista, Francesco Paolo
Marinaro occupò anche il posto di capo del personale
all’interno della “Banca d’Italia”. Per queste ragioni,
la figura del parlamentare miglionichese “è motivo di
onore e orgoglio per tutta la comunità miglionichese e
per tutto il popolo lucano – conclude la mozione del M5S
– ed è meritevole di essere ricordata degnamente da
tutte le generazioni presenti e future”. Giacomo Amati |