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Il
Prof. Nicola Cinnella nacque a Miglionico (Mt) il 19
Dicembre 1928. Si laureò in lingue presso l'Università degli
Studi di Bari, discutendo una tesi su La Poesie del Francois
Villon il 28 Giugno 1952. dopo aver insegnato nelle scuole
secondarie (a Potenza e a Bari), nel 1966 fu nominato assistente
volontario di Lingua e Letteratura Francese presso la facoltà di
Lingue di Bari. Partecipò a numerosi seminari, convegni di
studio e corsi di aggiornamento in Italia e all'estero. Nel
gennaio del 1984 fu comandato presso l'IRRSAE di Puglia.
"Proverò a tracciare un breve profilo biografico e intellettuale di Nicola Cinnella sforzandomi, per quanto è possibile, d’essere imparziale e obiettivo. Nicola Cinnella nacque a Miglionico il 19 dicembre 1928. Fu uno dei pochissimi, a quei tempi,a poter accedere agli studi superiori e a frequentare l’università. Allora, nei nostri paesi, c’erano solo le scuole elementari; e, per frequentare le medie, bisognava affrontare spese e disagi. Dopo aver frequentato le medie e le superiori a Matera (che divenne così la sua seconda patria), Nicola si iscrisse alla facoltà di Lingue dell’università di Bari, scegliendo la specializzazione in francese. Si laureò a giugno del quarto anno con una tesi sul poeta quattrocentesco François Villon. Nicola avrebbe voluto proseguire all’università gli studi e le ricerche nel campo della letteratura francese; ma allora non v’erano le possibilità, o gli spiragli (borse di studio e dottorati), che oggi si aprono ai giovani meritevoli dopo la laurea. Tutti, o quasi tutti, si volgevano all’insegnamento. E così Nicola Cinnella cominciò la sua attività di docente nelle scuole (prima a Potenza, poi a Bari), che avrebbe continuato con impegno e rigore fino al momento della pensione. A me sembra che lo sbocco inevitabile dell’insegnamento per i giovani laureati non fosse un sistema malvagio, perché creava uno stretto legame tra scuola e università, tra ricerca scientifica e didattica. Qualcuno riusciva poi, dopo anni di attività nella scuola, ad approdare all’insegnamento universitario. In tal modo, il livello culturale nelle scuole era elevatissimo e, per parte loro, molti professori universitari avevano un’autentica esperienza didattica (quell’esperienza che solo la scuola può dare). Io ricordo alcuni miei professori di liceo, che possedevano una preparazione culturale di livello universitario. Il fatto è che, 50 o 40 anni fa, i posti all’università erano molto limitati: non era ancora avvenuta la moltiplicazione (o, se si preferisce, la proliferazione) delle cattedre, dei corsi di studio, delle sedi universitarie, alla quale abbiamo assistito negli ultimi lustri. Così, Nicola Cinnella fu tra i tanti professori di scuola meritevoli, che non poterono veder coronato il loro sogno d’insegnare anche all’università. Nel 1966 fu bensì nominato assistente volontario di lingua e letteratura francese presso la facoltà di Lingue di Bari; ma, dopo qualche anno, dovette lasciare questa seconda attività (del tutto gratuita) per motivi di famiglia. Pur insegnando sempre nelle scuole, Nicola non smise mai l’amore per la ricerca e la passione per la letteratura e la cultura francesi. Continuò a studiare non solo per l’aggiornamento professionale e didattico; continuò sempre a procurarsi per conto proprio libri, riviste specialistiche e altri preziosi strumenti di ricerca, arricchendo ogni anno la sua biblioteca privata. Vorrei dire, a questo proposito, che la famiglia è disposta a donare altri libri e materiali, custoditi nella casa di Nicola Cinnella, per creare a Matera un centro di studio e documentazione sulla letteratura francese. Nicola Cinnella scrisse numerosi articoli, saggi e anche qualche libro su svariati argomenti di storia della letteratura e della cultura della Francia dal Quattrocento a Novecento. Nicola visse e lavorò quasi sempre a Bari, partecipando attivamente alla vita culturale del capoluogo pugliese. Ma c’è un altro aspetto della sua personalità, che io vorrei qui ricordare: il profondo e ininterrotto legame con la sua terra natale, la Basilicata. A Miglionico, dove egli trascorreva sempre le vacanze, lo conoscevano tutti. A Matera aveva molti amici. Di Matera ammirava, tra le altre cose, la biblioteca «Stigliani», dove tante volte aveva studiato da ragazzo. Ricordo che me ne parlava spesso, descrivendomi minutamente gl’inestimabili tesori di quella biblioteca, che è uno dei vanti culturali della città di Matera. Per tutte queste ragioni, la famiglia ha voluto che proprio a Matera sorgesse un centro culturale legato alla memoria di Nicola Cinnella e dei suoi studi di letteratura francese."
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