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Miglionico.
Come un gigante dai piedi d’argilla. Il Miglionico si
scopre fragile e continua a mostrare tutte le sue
debolezze di questo deludente finale di campionato. La
sconfitta (2-0) sul campo del Moliterno è senza
attenuanti. Dimostra che la squadra di mister Michele
Paterino ha poche energie, ormai, e potrebbero essere
insufficienti per la volata finale in chiave play-off.
Il Miglionico sembra essere una stella cadente. Nelle
ultime quattro gare ha tenuto un passo da retrocessione,
collezionando tre sconfitte e un pareggio. Nella sfida
col Moliterno, solo un gioco di prestigio di Francesco
Tataranni su calcio di punizione ha permesso ai
miglionichesi di sfiorare il gol, ma, nella circostanza,
è stata la traversa ad opporsi al tiro del capitano.
L’ultimo kappaò suggerisce tre riflessioni. La prima: la
squadra del presidente Mimmo Grande è arrivata al rush
finale in riserva di carburante e l’obiettivo della zona
play-off, che sembrava essere in cassaforte, adesso non
lo è più: anzi, scricchiola parecchio. La seconda: il
collettivo è sotto tono, senza forza nelle gambe, senza
velocità, depotenziato persino nella sua carica
agonistica, come se mancasse di allenamenti atletici
adeguati. La terza: la qualità del gioco è al di sotto
delle aspettative e la squadra non è più competitiva.
Anzi, forse non è più squadra dentro di sé, incapace di
esprimere un gioco collettivo di alto profilo tecnico e
tattico. Non c’è paragone con la squadra vincente
ammirata nel girone d’andata. Adesso, vive di rendita e
si affida alle iniziative dei singoli, evidenziando
scarsa organizzazione nella declinazione del gioco.
Mancano due partite alla conclusione del campionato: si
può guardare ancora con ottimismo a un piazzamento in
zona play-off o bisogna rassegnarsi ed alzare bandiera
bianca in segno di resa? Giacomo Amati |
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Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |