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Miglionico. Come una lumaca. Il
Miglionico ha smesso di correre. Procede, ormai, con un
passo lento e appesantito. Sembra quello di una lumaca.
Il pareggio casalingo (1-1) contro il Vitalba ha reso
evidenti certi segnali di debolezza e rende meno sicuro
l’obiettivo dei play-off. La squadra di mister Michele
Paterino è riuscita a pareggiare le sorti della gara
grazie all’ennesimo colpo di genio del suo fuoriclasse,
Francesco Tataranni che ha firmato un gol strepitoso,
dribblando persino il portiere avversario. Il Miglionico
ha dato il meglio di sé nella prima parte del match.
Nella ripresa, invece, ha sofferto l’aggressività e il
pressing degli avversari: si è affievolita la spinta
sulle corsie laterali e così la squadra del presidente
Mimmo Grande, pur facendo registrare un certo predominio
di gioco, ha creato poche azioni da gol, evidenziando un
centrocampo più propenso a curare la fase difensiva
rispetto a quella offensiva. In pratica, i miglionichesi
sono riusciti a rendersi pericolosi solo negli istanti
finali della partita, grazie a due conclusioni di
Giuseppe Deceglie. Del resto, i dati numerici parlano
chiaro: nelle dodici gare disputate nel girone di
ritorno, il Miglionico ha conquistato appena 14 punti (3
vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte). Niente a che vedere
in confronto ai 24 punti ottenuti nelle prime dodici
gare del girone d’andata. Siamo di fronte ad un’evidente
crisi di gioco, di gol, di idee e di risultati. Mancano
tre partite alla conclusione del campionato: quali
rimedi si possono adottare per portare in porto
l’obiettivo della zona play-off? Su quali aspetti è
possibile intervenire? Come e dove migliorare? Al
tecnico Paterino il compito di apportare le giuste
modifiche tecniche e tattiche per concretizzare le
ambizioni iniziali. Giacomo Amati |
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