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Miglionico.
Soddisfazione per l’impegno esibito, rammarico per il
risultato conseguito. Si può sintetizzare così la
partita in trasferta, pareggiata (1-1) dal Miglionico
contro il Montalbano. Il risultato di parità, peraltro
giusto, considerato l’andamento equilibrato del match,
rappresenta un mezzo passo falso per le ambizioni dei
miglionichesi, che adesso hanno perso il terzo posto e
si sono allontanati dal vertice della classifica,
scivolando a sei punti di distanza dalla capolista Tolve.
Ancora una volta, è stato il genio di Francesco
Tataranni a regalare un risultato utile alla squadra del
presidente Mimmo Grande. Dopo aver subito il gol dello
svantaggio, c’è voluto il sigillo d’autore del capitano
ad evitare la sconfitta. Confermandosi giocatore dotato
di classe e di grande personalità, Tataranni ha
pennellato un tiro telecomandato su calcio di punizione,
battendo imparabilmente il portiere avversario: un tiro
col contagiri che ha come baciato l’incrocio dei pali,
mandando il pallone ad infilarsi nella rete. Una
prodezza da artista del calcio. Ma, a parte questa magia
e l’impegno profuso, il Miglionico non ha mostrato il
suo volto migliore, producendo poco gioco di qualità.
“Abbiamo affrontato una gara difficile- commenta mister
Michele Paterino- contro una squadra che, grazie
all’innesto di alcuni giocatori d’esperienza, è
diventata più forte e competitiva”. Cosa non ha
funzionato al meglio nel Miglionico? “Non siamo stati
bravi a sviluppare il nostro solito gioco- ammette il
bravo tecnico materano- ma è giusto riconoscere anche i
meriti degli avversari”. Adesso, cambiano le prospettive
del Miglionico? “Stiamo a ridosso delle prime- conclude
Paterino- e non abbiamo nessuna intenzione di mollare e
di rinunciare ad esprimere il meglio delle nostre
possibilità. Bisognerà giocare senza l’ansia del
primato”. Giacomo Amati |
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