Miglionico.
L’ex sindaco (democristiano) Antonio Sarli è disponibile
a scendere in campo per il rinnovo della locale
Amministrazione comunale, il cui mandato è giunto alla
scadenza naturale, dopo i cinque anni. L’appuntamento
elettorale di primavera si terrà nei giorni 6 e 7 di
giugno: si voterà per eleggere il nuovo sindaco e il
Consiglio comunale.
Dopo le prime indiscrezioni, ecco la conferma: il
settantenne Sarli, già sindaco della comunità
miglionichese per sette anni (dal 1977 al 1983), esce
allo scoperto e dichiara di voler essere in corsa per
conquistare la poltrona di primo cittadino. Resta da
capire se sarà candidato unico, all’interno della
coalizione di centrodestra, alternativo all’attuale
sindaco uscente, Vincenzo Borelli di Forza Italia, o
guiderà una lista civica, in competizione con lo stesso
Borelli? In pratica, in seno al centrodestra, si sta
profilando una sfida alla leadership.
«Voglio precisare – dichiara Sarli, “vecchio leone”
della politica locale – che la mia disponibilità alla
candidatura a sindaco non vuole essere una sfida a
Borelli, ma rappresenta una legittima esigenza che mi
viene prospettata quotidianamente da una buona parte
dell’elettorato moderato e liberale che si riconosce
nelle posizioni politiche del centrodestra. Sono
disponibile a sostenere qualsiasi confronto politico tra
più candidati, al fine di poter stabilire
democraticamente quale possa essere la candidatura più
opportuna ed efficace, che sia in grado di riscuotere il
maggiore consenso possibile da parte degli elettori
miglionichesi».
Non sarebbe meglio siglare un “patto di non
aggressione” e giungere a un compromesso con il sindaco
uscente? La sua candidatura potrebbe irritare Borelli ed
avere una conseguenza autolesionistica nel centrodestra?
«Da più parti si parla tanto di avvicendamento –
conclude Sarli – e non ci sarebbe nulla di male se
Borelli puntasse a un seggio in seno alla Provincia. Non
ho alcuna intenzione di fare del masochismo, ma non
intendo neppure gettare la spugna, facendomi da parte».
In definitiva, all’interno del centrodestra
miglionichese potrebbe iniziare quasi una “guerra”
politica: gli amici di oggi, presto potrebbero diventare
nemici, pronti a “spararsi addosso”, politicamente,
ovviamente. Giacomo Amati |