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La Gazzetta del Mezzogiorno |
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Miglionico.
Scruta il clima, osserva l’arrivo delle nubi, capta, il
livello di umidità e fornisce tutti gli elementi
meteorologici necessari per effettuare un monitoraggio
sistematico delle condizioni atmosferiche che, nel corso
della giornata, si verificassero nella zona. Funziona
così la prima stazione meteorologica installata sul
tetto di un’abitazione, in via Alcide De Gasperi. È un laboratorio per lo studio e la rilevazione dei cambiamenti climatici, ideato e realizzato da uno studente universitario, Orazio Amati , laureando in ingegneria delle telecomunicazioni, presso l’Università degli Studi di Matera. Si tratta di un capolavoro di tecnologia, già operativo da oltre un anno nella comunità. Novità: da alcuni giorni, la stazione è stata ulteriormente potenziata, grazie a un sofisticato e ingegnoso lavoro di alta tecnologia messo a punto da un altro giovane miglionichese, Luciano Centonze, pure lui appassionato di meteorologia. E così, adesso “l'attività di intelligence” della preziosa stazione climatica è dotata di una seconda web-cam dotata di uno strumento particolare, il “ro t o re ” che ne permette un movimento rotatorio a 360 gradi, che consente di poter inquadrare persino le alture dell’Appennino lucano, dell’altopiano murgiano, tutta la zona materana e quella del Metapontino. In pratica, la struttura rappresenta una specie di “banca dati” del meteo: registra le misurazioni medie della temperatura, la precipitazione dell’acqua e quella nevosa. Più precisamente, con un intervallo temporale di appena due minuti, la stazione è in grado di rilevare il livello di umidità presente nell’aria, i gradi di temperatura, la forza e la direzione del vento, nonchè la pressione atmosferica. «Questo progetto meteo - precisa il geniale ideatore, sta dando dei risultati inaspettati: Miglionico è diventato il centro leader, a livello regionale, per il monitoraggio climatico. Non solo: la strumentazione ci consente di tutelare meglio il nostro patrimonio boschivo: l’occhio della telecamera, per esempio, ci permette in tempo reale di localizzare un eventuale incendio e di intervenire tempestivamente per contrastarne lo sviluppo». Sono stati utilizzati dei finanziamenti pubblici per realizzare un impianto così prezioso? «Tutto ciò che è stato effettuato - precisa il futuro ingegnere - è frutto della passione condivisa col mio amico Luciano. Finora, non abbiamo ricevuto alcun genere di sostegno a carattere finanziario: l’acquisto di ogni tipo di strumentazione pesa sui nostri risparmi». Che bilancio si può fare della sperimentazione? «Il monitoraggio fatto per tutto l’anno scorso- conclude Amati - ci consente di dire che nel 2007, la situazione pluviometrica è stata più abbondante rispetto a quella che si è registrata nei primi sei mesi di quest’anno. Dal punto di vista termico, invece, abbiamo avuto un inverno mite e un’estate che finora ha raggiunto una punta massima di temperatura di 39 gradi, registrata all’inizio di luglio». Giacomo Amati.
ONLINE ECCO METEOMIGLIONICO |
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