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La Gazzetta del Mezzogiorno |
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Miglionico. Come un cespuglio. Un fungo cardoncello gigantesco, dal peso eccezionale di 52 chili è stato raccolto da Giovanni Palazzo nella serra di sua proprietà in contrada “C o n ch e ”, unadelle zone tra le più rinomate dell’agro miglionichese per salubrità dell’aria, fertilità del terreno e bellezza del panorama. Il fungo ha una struttura imponente: è lungo circa un metro, largo 83 centimetri e alto 49 centimetri. La straordinaria scoperta è stata fatta da due ragazze, Giovanna e Monica Bruno, entrambe figlie dell’esperto coltivatore dei funghi cardoncelli, che, in modo artigianale, ne cura il ciclo di produzione. Il cardoncello è un organismo vegetale che appartiene ad una varietà commestibile e pregiata di fungo: priva di radici, foglie e fiori, questa pianta parassita è costituita da un tessuto a filamenti di consistenza molle e spugnosa, con un gambo sormontato da un cappello che cresce rapidamente fino a raggiungere una massa che, mediamente, non supera il peso di un chilo. Da qui la struttura record di questo fungo che sembra essere “extrater restre”, roba da “Guinnes dei primati”. Come può essersi riprodotto un vegetale del genere senza l’ausilio di particolari fertilizzanti e nel pieno rispetto delle leggi della natura? “Non c'è alcun mistero alla base di questa eccezionale produzione – p re c i s a il coltivatore – . Siamo in presenza di un prodigio della natura. La serra è un ambiente protetto che mantiene inalterate le condizioni climatiche: il clima è sempre temperato, con un assorbimento selettivo del calore solare e con l’oppor - tuna riproduzione delle componenti di umidità ed acqua. Il ciclo completo della produzione del cardoncello, dalla semina delle ballette al raccolto del prodotto, dura tre settimane”. [g.a.] | |||||||||||||||
Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |