.

Home Page

 

 Vai a index Stampa locale e nazionale

 

Stampa questa pagina

 

 

Giacomo Amati

 

GIACOMO AMATI

 

MIGLIONICO| Molti degli animali che vagano in paese sono ammalati
Cani randagi padroni delle strade e i cittadini chiedono interventi

La Gazzetta del Mezzogiorno
26 Agosto 2007

Torna a Stampa locale e nazionale

Miglionico -  Numerosi cani randagi si aggirano per le strade cittadine. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Le lamentele dei cittadini, a riguardo, sono molteplici. I cani vagano ovunque, in qualsiasi ora della giornata: alcuni sembrano denutriti; altri ammalati e non mancano anche quelli che si dimostrano aggressivi. Costituiscono un pericolo, soprattutto per l’incolumità dei bambini: oltre ai morsi c'è il rischio che possano trasmettere delle infezioni. In particolare, nelle ore notturne, la presenza dei randagi si fa ancora più fastidiosa nei quartieri periferici: abbaiano di frequente, spesso ululano, disturbano la quiete e, non di rado, non lasciano dormire. Di giorno in giorno, la situazione sta divenendo sempre più insostenibile: nascono sempre nuovi cuccioli e il loro numero è destinato ad aumentare a dismisura. Bisogna stare attenti persino a passeggiare: per le vie cittadine capita di dover evitare di calpestare le loro deiezioni. «Non se ne può più – sbotta Michele Casella, 59 anni, pensionato, ex dipendente Anic – . Quando si muovono in piccoli branchi, sottolinea, spesso, ci costringono ad assistere a scene imbarazzanti di accoppiamenti». Esprime la sua protesta anche il sessantenne Domenico Uricchio, ex bandiera del calcio locale negli anni Sessanta, che osserva come l’eccessiva presenza dei cani randagi nel centro cittadino costituisca «un fenomeno negativo sotto vari aspetti, tra cui, spicca quello riguardante il degrado della situazione igienica per la presenza sulle strade dei loro escrementi». Quali soluzioni adottare? «In virtù della normativa vigente, osserva Casella, è vietato sopprimerli: se i cani vengono accalappiati devono essere tenuti in appositi canili per essere curati e nutriti a spese del Comune. Attualmente, però, in paese, non esiste ancora una struttura del genere». Cosa si può fare in concreto, allora, per risolvere questo problema? «Si potrebbe almeno istituire u n’anagrafe canina, propone Uricchio, per tenerne sotto controllo il numero e loro stato di salute. Un’altra misura da adottare potrebbe essere quella di praticare la sterilizzazione dei randagi, al fine di impedirne la proliferazione». Il problema, insomma, va risolto con una certa urgenza da parte della locale Amministrazione comunale per prevenire ulteriori disagi e per evitare che si continui a guardare con fastidio e timori degli animali che, tra l’altro, hanno sempre goduto di una buona reputazione: quella di essere i migliori amici dell’uomo.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375