MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni | |
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.08.02 | RAPPORTO SULL'ECONOMIA MIGLIONICHESE |
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MIGLIONICO. Rapporto sull’economia
miglionichese. Quali e quante sono le attività commerciali presenti nella
comunità? Qual è la loro incidenza nella produzione della ricchezza economica e
sotto il profilo occupazionale?
Ebbene, da un’indagine curata dal prof. Antonio Labriola che ha
utilizzato una ricerca svolta da due impiegati del Comune, Franco Manzara
e Rosa Fiore, emerge che il tessuto produttivo del paese è costituito per
lo più dalla piccola e media impresa industriale. Al suo interno, l’azienda
leader che fa da traino allo sviluppo ed all’economia locale per numero di
occupati è quella dell’imprenditore Giuseppe Masellis, titolare della “Same”.
Si tratta di una fabbrica di elettromeccanica che produce motorini elettrici e
dà lavoro a oltre cento dipendenti. Da notare che in questo settore opera
un’altra azienda, la “Comel” di Alessandro Liccese.
Ben otto, invece, sono le imprese che animano il settore delle costruzioni
edili. Tra di esse, significativo, sotto il profilo occupazionale, è il ruolo
che svolge la cooperativa “Alternativa”. Un contributo apprezzabile,
soprattutto in prospettiva futura, può venire anche sia da tre aziende
specializzate nella lavorazione del ferro, sia da due cooperative, dall’Igienica
lucana che si occupa della lavorazione della carta, e dalla Coserplast
che produce soprattutto serramenti e manufatti in Pvc. Purtroppo, poco
apprezzabile, attualmente, è l’azione produttiva dell’artigianato che in passato
ha fatto da volano all’economia locale.
Oggi, si contano appena due sale da barbiere e un solo falegname; tante altre
botteghe artigianali sono letteralmente sparite di scena. Un ruolo secondario
assolve sia il settore dell’autotrasporto che quello della ristorazione. In
espansione, invece, sembrano essere l’agriturismo, ove operano tre aziende, e il
settore specializzato nella produzione degli impianti elettrici. Numerose sono
le piccole attività commerciali che si occupano della vendita dei prodotti al
dettaglio: in particolare, nella comunità vi sono 4 bar, 1 pasticceria, 2
edicole, 2 tabaccai, 6 generi alimentari, 1 pescheria, 2 panifici, 2 fiorai, 5
macellerie, 2 mercerie, 2 negozi di frutta e verdura, 2 di abbigliamento e
calzature, 3 frantoi, 1 negozio di elettrodomestici, 1 di ferramenta, 2 di
materiale edile, 1 gommista, 2 oreficerie e articoli da regalo, 1 tipografia e 1
negozio di vendita all’ingrosso di oggetti preziosi.
Mancano aziende con maestranze specializzate; sono assenti i grandi stabilimenti
capaci di produrre dei benefici consistenti sul fronte occupazionale. Tuttavia,
va considerato che la locale Amministrazione comunale punta ad ampliare la zona
industriale e ciò potrebbe rappresentare un’occasione propizia per favorire
l’insediamento nel territorio miglionichese di nuove ed importanti realtà
produttive, al fine di arginare, se non di risolvere del tutto il fenomeno della
disoccupazione giovanile.
In definitiva, sarebbe provvidenziale per migliorare le condizioni economiche
del paese, un’iniziativa “rivoluzionaria”, cioè capace di trasformare ed
arricchire ulteriormente l’attuale tessuto economico e sociale, che per quanto
avanzato, non soddisfa pienamente le esigenze occupazionali. Ovviamente, uno
scenario del genere richiede una rilevante capacità di programmazione e di
investimento.