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MICHELE RIBELLINO
Il Quotidiano della Basilicata
17 Giugno 2009
Il PD non è stato all'altezza delle attese
di MICHELE RIBELLINO*
Miglionico. Il Partito democratico si doveva distinguere per la sua capacità di rappresentare una forza nuova, modernizzatrice, riformista con lo sguardo rivolto al futuro. Ora, però messi da parte i bei discorsi e le dichiarazioni di principio, si tratta di tradurre in pratica tutta questa gran mole di idee, progetti, desideri e aspirazioni. La classe dirigente del P.D., tutta proveniente  dal vecchio P.C.I. e dalla sinistra democristiana, rappresentata da qualche esponente del vecchio P.S.I., fin ad ora,nonè stata ingrado di portare avanti una politica fedelmente legata ai  principi del riformismo, della modernità e del cambiamento, che sono alla base della costituzione del P.D. Un partito che pensa solo alle collocazioni di potere, e non a difendere il popolo dei lavoratori, è un partito conservatore che perde il suo elettorato, come dimostrano gli ultimi risultati elettorali. La verità è che mancano le idee! Si parte dalla Bolognina. Poi, l'Ulivo  divenne, in pochi anni, la casa rifugio per milioni di sopravvissuti. Prodi, oltre l'Ulivo, voleva un partito tutto nuovo. Il suo principale luogotenente, Arturo Parisi, aveva addirittura intimato a  Veltroni di sciogliere il Partito. Così, i democratici di sinistra e la Margherita ammainarono le rispettive vele per sostituirle, con quella unica, del Partito Democratico. Il vento del liberismo  afflosciava le vele della sinistra riformista, ma la navicella restava in mare. Venne la stagione del P.D.. La vecchia sinistra ammainò la bandiera del Socialismo,decidendo di trasferirsi armi e  bagagli nel nuovo partito. Quando Veltroni si inventò il partito senza tessere, il partito non più di sinistra, e indicò la “Terza via” militanti ed elettori si guardarono attorno avviliti. L'ultimo  miglio per i d.s. rischia di diventare un veroGolgota. Sparisconoil Socialismo e la terza via di Prodi e Veltroni e, oggi, Rutelli, Letta e Follini, indicano una linea politica senza identità. Il Partito  democratico, pur rappresentando una novità di rilievo e meritevole di attenzione, deve ancora dimostrare la sua vera consistenza e la sua capacità di tradursi in pratica politica. Bisogna
passere dalle parole ai fatti, dai principi all'agire quotidiano. Si può predicare il cambiamento e il riformismo da una parte ed essere alleati con Di Pietro? On. D'Alema, una vera svolta, che  non si limita ad essere tale nei nome, mache viole esserlo anche e soprattutto nei fatti, avrebbe avuto bisogno di maggiore coraggio e lungimiranza; continuare a predicare bene  razzolando male non porta da nessuna parte. Questa è la vera debolezza del Partito democratico. Michele Ribellino: Responsabile provinciale Socialisti Riformisti Miglionico

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