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VINCENZO DE LILLO 
La Gazzetta del Mezzogiorno
2 Febbraio 2009
TERZA CATEGORIA NEL TERRITORIO SONO APPENA TRE I SODALIZI ISCRITTI AL CAMPIONATO. LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, POI, CONTRIBUISCONO A NON FAR DECOLLARE IL MOVIMENTO
Poche squadre per carenza di giovani
Comanda, presidente provinciale della Figc, spiega le difficoltà che le società incontrano «Terminati gli studi delle scuole medie superiori i ragazzi raggiungono altri atenei»

Giuseppe ComandaMatera. I campionati regionali di Terza categoria vedono una partecipazione molto limitata di squadre del Materano; quest’anno, appena tre: Italica Metaponto, Rotunda Maris e Stigliano. Cerchiamo di capirne i motivi parlando con il delegato provinciale della Figc, Giuseppe Comanda, secondo il quale «quando i giovani portano a termine gli studi medi superiori, vanno via dai nostri paesi. E poi, anche il calcio risente delle attuali difficoltà economiche. Per promuovere il calcio fra i più giovani, anche al fine di sottrarli a tentazioni pericolose, abbiamo instaurato il campionato provinciale Juniores. Speriamo che questa esperienza possa dare risultati positivi e che i ragazzi, dopo aver frequentato le scuole calcio e il campionato Allievi, possano continuare in questo nuovo campionato. A meno che non trovino posto in squadre di livello superiore». Bastano i motivi enunciati a giustificare la scarsa partecipazione, di cui dicevamo? «Certamente no. Va considerato che viviamo in una provincia, in cui le strutture sportive scarseggiano. Ma, anche, che ora i giovani rivolgono le loro attenzioni pure ad altri sport e alle palestre private». E come si spiega, d’altra parte, che le società di calcio a 5 sono in continuo aumento? «Per il calcetto servono meno risorse e meno uomini. Le strutture sono meno onerose da gestire. E poi la cosa più importante: è più facile formare gruppi di 8/10 persone, piuttosto che di 22/25 elementi. Basta pensare ai numeri degli alunni nelle classi delle scuole elementari; sono in continua diminuzione. Mettere insieme ragazzi che possano poi formare una squadra di calcio a 11 è molto più difficile che mettere insieme una squadra di calcetto».
Qualche società incontra difficoltà a reperire giocatori, perché sin dalla Terza categoria i ragazzi chiedono soldi. «Ciò dipende dal fatto che le società di calcio non investono molto nel settore giovanile e, specie quando sono costrette dai regolamenti a reperire under, si trovano di fronte a quelle richieste. E il mercato lievita».

                              (Per tutte le notizie sul Miglionico Calcio vai sul sito di Antonio Centonze www.miglionicocalcio.it)

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