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Il Quotidiano della
Basilicata |
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Miglionico - Un servizio di controllo delle frane pronto per Miglionico. Il paese del Castello del Malconsiglio sarà tenuto sotto controllo dal Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata. Il bando di gara prevede servizi di monitoraggio del rischio sismico, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo. L'idea è stata presentata nei giorni scorsi dall'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. Dunque, l'idea è quella del monitoraggio sistematico come della prevenzione. Il progetto è integrato, anche, col Sistema di monitoraggio ambientale della Val d'Agri e l'importo complessivo del bando è di 5.249.800 euro (iva esclusa), «e sarà in parte sostenuto dall'Eni, in virtù del Protocollo d'intesa sottoscritto con la Regione per le estrazioni petrolifere in Val d'Agri. L'appalto, che si basa sulla qualità tecnica delle forniture proposte, sull'offerta economica e sulla qualità della gestione del servizio per un periodo di avvio di 18 mesi, prevede la realizzazione di stazioni di monitoraggio, di un centro di controllo e coordinamento e la fornitura di laboratori mobili». Le stazioni di monitoraggio dovranno essere dotate di sensori per la misura dei parametri ambientali di diversa natura, per consentire l'analisi e la caratterizzazione dell'aria e dell'acqua. La parte che interessa Miglionico è però quella riguardante i movimenti del suolo. Dove si controlleranno le frane. Mentre tutti i dati saranno raccolti e organizzati dal Centro di controllo, che si occuperà anche di metterli a disposizione anche di altri utenti. Il database è inteso quale strumento da mettere a disposizione pure «da altri soggetti secondo modalità e procedure proprie dei loro compiti istituzionali. Ai terminali del sistema, infatti, potranno collegarsi tutti gli attori del sistema economico, produttivo e di servizio: non solo i centri informativi e le reti di monitoraggio dei servizi pubblici per la sanità, l'ambiente, la formazione e l'educazione, i servizi tecnici dello stato e della pubblica amministrazione, ma anche imprese industriali, agricole e di servizio, enti per il sostegno e lo sviluppo dell'innovazione e le organizzazioni del lavoro». Miglionico è fra i piccoli centri che, anche se in maniera minore rispetto ad altri, è soggetto al pericolo delle frane. Inoltre, il territorio sul quale sorge questo centro abitato della Collina materana si trova in prossimità di altri paesi più a rischio. Le analisi potrebbero consentire di arrivare a un quadro generale della situazione. L'area miglionichese affiorano depositi marini del ciclo sedimentario plio-pleistocenico della Fossa bradanica, che giacciono in trasgressione sul substrato calcareo murgiano. I "Calcari delle Murge" sono localmente rappresentanti dal "Calcare di Altamura", del Cretaceo superiore, che affiora nella parte nord-orientale dell'area, in località "Tre Confini". Nella zona sono, inoltre, presenti, a varie quote, in corrispondenza della parte bassa dei versanti, lembi di antichi depositi terrazzati e, lungo gli alvei dei corsi d'acqua, depositi alluvionali recenti e attuali. Nella parte medio-superiore dei versanti si rinvengono infine, in più tratti, accumuli di vecchie frane attualmente stabilizzate. Tali accumuli, anche se rielaborati dall'erosione, possono superare anche lo spessore di 6-8 m esono particolarmente estesi sui fianchi del rilievo su cui sorge l'abitato di Miglionico. Una sorta di franometro che servirà certamente a prevenire il rischio. Nunzio Festa |
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