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NUNZIO FESTA

Originale mostra di oggettistica e materiale etnico promossa dai Padri Comboniani
Un pezzo di Africa a Miglionico
Iniziativa della parrocchia per le popolazioni del Sud

www.asgmedia.it 
16 Settembre 2007

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A Miglionico mostra sull'altra Africa (Foto: La Gazzetta del Mezzogiorno)Miglionico - L'ALTRA AFRICA a Miglionico per conoscere meglio quel Continente lontano. Grazie alla parrocchia miglionichese Santa Maria Maggiore e i missionari Comboniani di Lecce, tanta gente anche dalle parti di un Sud spesso condizionato dalla marginalità estrema, può cominciare a rendersi conto che il Continente africano non è solamente quello passato e fatto ingoiare dai giornali, non è solo e sempre la disperazione di chi scappa per tanti motivi e solo le bancarelle posso far sentire. L'evento l'Altra Africa, patrocinato dal Comune di Miglionico e sponsorizzato dalla Same, è stato inaugurato il 9 settembre presso la sala bAspriello di piazza Popolo, per l'occasione fatta vivere da colori e sensazioni giunte per mare e per cielo da tanti stati dell'Africa. Fra le altre cose, la manifestazione, che soprattutto si serve della forma dell'esposizione delle arti e degli oggetti provenienti dalle terre lontane, venerdì ha proposto anche un momento di riflessione, dove è stato possibile entrare in contatto con l'esperienza di Padre Giovann  Capaccioni e frate Enrico Gonzales. Mentre stasera, il vescovo monsignor Salvatore Ligorio consegnerà il crocifisso a Padre Franco Terlimbacco; al di là dell'iniziativa fortemente simbolica, Padre Franco porterà con sè quanto il momento miglionichese anche in termini di contributo economico dato dalla vendita dei prodotti avrà dato in favore della missione che lo porterà prestissimo nella Repubblica Centroafricana. Grandi iniziative di questo tipo raramente possono essere incontrate per strada, e in questo caso Miglionico può vantarsi proprio d'aver ospitato importanti giornate di cultura. Nella sala che ospita i tanti oggetti creati da diversi popoli e da diverse tribù è stato ricostruito, per esempio, un tipico villaggio africano (ovviamente con il necessario grado di rappresentazione elementare). Padre Gianni, dopo aver ricordato che nei giorni precedenti tante scolaresche per diverse ore hanno visitato lo spazio, presenta ai visitatori occasionali alcuni dettagli che invece sono elementi essenziali nella vita della gente africana. Dunque, tanto per cominciare, l'alta considerazione e il legame profondo degli africani con l'albero della vita. Che intanto è per essere chiari il rapporto diretto con i propri antenati. Attraverso alcune nopere, infatti, l'idea viene fuori senza che ci sia troppo bisogno di riflettere su forme e contenuti. «Poi -aggiunge il Padre comboniano- bisogna sapere che gli anziani del villaggio danno il nome ai più giovani, considerando quello che sono e per nulla a caso». Alcuni angoli dicono inoltre della religione. «Quest'oggetto -continua Padre Gianni indicando una scultura nata da una zucca del Golfo della Guinea- è legata alla pratica del woodoo». E il missionario racconta quanto e in che modo ntante tribù siano connesse all'idea dell'invisibile tramite il nrapporto con gli animali. Continuando a osservare i banchi colorati di mille creazioni si può passare dalle maschere Grè della Costa d'Avorio a oggetti fatti d'ebano dell'arte Makonde (Mozambico). Per entrare poi nel cuore della vita, dove la pancia riportata in tante sculture parla di sentimenti e appunto “sede divita”. A un certo punto, prima delle collane e dei tanti bracciali, sbucano oggettini rinati dalle cenere di cartoni Nestlé. I miglionichesi in particolar modo hanno la possibilità in più d'andare a guardare tante volte gli occhi significanti riprodotti e messi in tutte le maschere e altre opere. (Vedi foto della mostra)

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375