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Recuperato gran parte dello scheletro a San Giuliano, non ci sono oggetti personali
Ossa umane, trovato il cranio
Entro 90 giorni si pronuncerà il perito sull’epoca del decesso

Il Quotidiano della Basilicata
7 Agosto  2007

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Diga di San Giuliano, una fase dello scavo (foto: La Gazzetta del Mezzogiorno)MIGLIONICO - Toccherà al perito nominato dal Tribunale dottor Giancarlo Divella dell’istituto di medicina legale di Bari chiarire a quanto risale il decesso dell’uomo le cui ossa sono state ritrovate nella riserva di San Giuliano in territorio di Miglionico. Ieri intanto i vigili del fuoco del Comando provinciale di Matera hanno completato le operazioni di scavo ed hanno ritrovato una larga parte di frammenti ossei appartenenti alla persona, pare una sola, che era stata sepolta. Sono stati trovati lo scheletro, il cranio, la mandibola e parti di un braccio durante gli scavi che sono stati eseguiti su disposizione del sostituto procura-tore della Repubblica presso il Tribunale di Matera, Valeria Farina Valaori, che indaga sul ritrovamento. Il magistrato ha confermato il sequestro dell’area e non ha escluso che ulteriori scavi possano essere necessari mentre il perito si è riservato il tempo necessario per formulare la propria ipotesi. Appare comunque molto probabile che quelle ossa non siano lì da meno di quindici anni. Se il periodo supererà i 30 anni difficilmente ci potranno essere addebiti da parte del Pm Farina Valaori. Il materiale rinvenuto sarà dunque ora esaminato in laboratorio dal pro-fessor Divella consulente tecnico anatomopatologo che avrà 90 giorni di tempo per determinare datazione e sesso dello scheletro. Da una prima valutazione l’esperto non ha potuto stabilire con certezza l’epoca alla quale risalgono i resti. Non sono stati trovati, al momento, effetti personali o frammenti di abbigliamento appartenenti alla persona seppellita in quel luogo. La sepoltura non venne eseguita in profondità, ma in posizione piuttosto superficiale. L’area del rinvenimento, intanto, continua ad essere vigilata qualora dovesse essere necessario effettuare nuovi scavi. A trovare le ossa a seguito di una frana di un costone roccioso avvenuto nel-la serata di venerdì sono state alcune guardie ittico-venatorie che si trovavano nella zona e che si sono subito rese conto di quello che stava emergendo. Una pattuglia dei Carabinieri che sono stati allertati ha provveduto poi a repertare i resti. Mentre il magistrato ha predisposto il sequestro dell'area. Subito si notava che una parte dello scheletro era probabilmente rimasta ancora sepolta nella parte alta del costone non franato, in-somma in una condizione non facile soprattutto per procedere ad un recupero immediato. Le operazioni dunque sono riprese nella mattinata di ieri con la supervisione di un equipe medico scientifica che dopo aver setacciato a fondo il terreno precedentemente franato a valle, ha consentito ai vigili del fuoco di continuare gli scavi a monte,dove si trovavano i restanti frammenti ossei. Entro 90 giorni il responso sulla datazione di questi resti, per il momento è solo alquanto difficile fare qualsiasi tipo di ipotesi.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375