Home Page POESIE MARIANE DI PAUL CLAUDEL

La Vergine a mezzogiorno      

 

E’ mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.

Madre di Gesù Cristo, non vengo a pregare.

 Non ho niente da offrire e niente da domandare.

Vengo solamente,  Madre, a vederti.

Vederti, piangere di felicità, sapere questo

Che sono tuo figlio e tu sei qui.

Solamente per un momento mentre tutto si ferma. Mezzogiorno!

Stare con te, Maria, in questo luogo dove tu stai.

Non dire niente, guardare il tuo viso,

Lasciare cantare il cuore nel linguaggio che gli è proprio,

Non dire niente, ma solamente cantare perché si ha il cuore troppo pieno.

Come il merlo che segue la sua idea in quelle specie di strofe improvvise.

Perché sei bella, perché sei immacolata,

La donna finalmente ristabilita nella Grazia,

La creatura nel suo onore primo e nella sua fioritura ultima,

Com’ è uscita da Dio nel mattino del suo splendore originale.

Intatta ineffabilmente, perché sei la Madre di Gesù Cristo,

Che è la verità fra le tue braccia, e la sola speranza e il solo frutto.

Perché sei la donna, l’ Eden dell’ antica tenerezza dimenticata,

Il cui sguardo trova subito il cuore e fa sgorgare le lacrime accumulate,

Perché mi hai salvato, perché hai salvato la Francia,

Perché anch’ essa, come me, per te fu la cosa alla quale si pensa,

Perché nell’ ora in cui tutto traballava proprio allora  sei intervenuta,

Perché hai salvato la Francia ancora una volta,

Perché è mezzogiorno, perché siamo in questa giornata che è oggi,

Perché sei qui per sempre, semplicemente perché sei Maria, semplicemente perché esisti,

Madre di Gesù Cristo, sii ringraziata.

La Vergine di Brangues   

 

Sto ai suoi piedi e prego.

Ma non si può dire che lei mi guardi o che mi ascolti.

Riflette.

Come si dice che un’ acqua calma e pura riflette.

Chi mi ascolta è il bambino che tiene sul suo braccio sinistro. Lui ha l’ orecchio che è rivolto verso la mia parte.

Il suo cuore batte…

E la prova che batte è la lunga mano della madre che si è allungata sopra e che l’ ascolta.

Lei l’ ascolta ascoltarmi.

Ma la mano del bambino a sua volta è posata sul braccio di sua madre.

Sull’ arteria materna.

La Vergine di Brangues è una Vergine che funziona.
Mi sono introdotto in un sistema in pieno funzionamento.

 

La Vergine che ascolta

Nella chiesa del mio villaggio di Brangues c’ è la cappella del castello:

E’ là che vado ogni giorno alle cinque perché fa troppo caldo.

Non si può passeggiare sempre, allora tanto vale portarsi nella casa del buon Dio.

Fuori il sole si esibisce a squarciagola, e si potrebbe credere che urlando la strada attraverso la piazza gridi: Al fuoco!

Ma, dentro, la Santa Vergine davanti a me per me, lei è fresca e pura come un ghiacciaio,

Tutta bianca con il figlio tutto bianco nella bella veste tanto lunga che non gli si vede che la punta dei piedi.

Maria ! allora questo grosso imbecille, ancora una volta, è qui tutto traboccante di ansie e desideri!

Ah! non avrò mai abbastanza tempo per le cose che ho da dirti!

Ma lei, gli occhi bassi, con un viso serio e tenero,

Guarda le parole sulla mia bocca, come chi ascolta e si prepara a comprendere. 

Created da Antonio Labriola